Prevenzione Incendi De Dona
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pi.dedona@gmail.com.
La presente applicazione elabora la relazione tecnica completa per tutte le attività sia RTO che RTV ricadenti nel campo di applicazione del Codice della prevenzione incendi DM 3/8/2015 s.m.i.
(aggiornata con l'ultimo decreto pubblicato: DM 22 novembre 2022 - Attività di intrattenimento e di spettacolo a carattere pubblico)
.

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Vista aerea dell'attività



Latitudine [N]: Longitudine [E]:


Dati attività (indirizzo corrispondenza)

Ragione sociale Via Civico CAP Comune Pr.
Telefono Indirizzo posta elettronica Indirizzo posta elettronica certificata


Dati sede operativa attività

N. pr. VV.F. Tipo di attività (albergo, scuola, etc.)
Via Civico CAP Comune Pr. Telefono


Dati responsabile attività

Nome Cognome (Domicilio) Via Civico CAP
Comune Pr. Telefono Codice fiscale Titolare, amministratore ecc.
Indirizzo di posta elettronica Indirizzo di posta elettronica certificata


Dati professionista

Professione Nome Cognome Ordine/Collegio Provincia Numero iscrizione
(Ufficio) Indirizzo Civico CAP Comune Pr. Telefono
Indirizzo di posta elettronica Indirizzo di posta elettronica certificata


Individuazione delle attività (massimo 10)

Descrizione attività principale Codice attività
SI NO SI NO
Nuove attività? Modifica di attività esistenti? Numero di fascicoli numero di elaborati
n. Descrizione attività oggetto di valutazione progetto
(modifica o nuova attività)
Codice attività Ore Tariffa
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10


Valutazione rischio incendio ed esplosione

Sono presenti aree dell'attivita' dove è possibile la FORMAZIONE DI ATMOSFERE ESPLOSIVE ed è necessaria la VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESPLOSIONE? SI
NO
DESCRIZIONE DEI PERICOLI D'INCENDIO
DESCRIZIONE DEL CONTESTO E DELL’AMBIENTE NEI QUALI I PERICOLI SONO INSERITI
DETERMINAZIONE DI QUANTITÀ E TIPOLOGIA DEGLI OCCUPANTI ESPOSTI AL RISCHIO D’INCENDIO
INDIVIDUAZIONE DEI BENI ESPOSTI AL RISCHIO D’INCENDIO
VALUTAZIONE QUALITATIVA O QUANTITATIVA DELLE CONSEGUENZE DELL’INCENDIO SU OCCUPANTI, BENI ED AMBIENTE
INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE CHE POSSANO RIMUOVERE O RIDURRE I PERICOLI CHE DETERMINANO RISCHI SIGNIFICATIVI
QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO (ANALISI STORICA DELL'ATTIVITÀ E/O ATTIVITÀ SIMILARI)
F
R
E
Q
U
E
N
Z
A
Il rischio rilevato può verificarsi SOLO CON EVENTI PARTICOLARI O IN CONCOMITANZA DI EVENTI POCO PROBABILI E INDIPENDENTI.
NON SONO NOTI EPISODI GIÀ VERIFICATISI NELL'ATTIVITA'.
BASSA (1)
Il rischio rilevato può VERIFICARSI CON MEDIA PROBABILITÀ E PER CAUSE SOLO IN PARTE PREVEDIBILI.
SONO NOTI SOLO RARISSIMI EPISODI VERIFICATISI.
MEDIA (2)
Il rischio rilevato può VERIFICARSI CON CONSIDERABILE PROBABILITÀ e per cause note ma non contenibili.
È NOTO QUALCHE EPISODIO IN CUI AL RISCHIO HA FATTO SEGUITO IL DANNO.
ALTA (3)
M
A
G
N
I
T
U
D
O
Scarsa possibilità di sviluppo di principi d'incendio con LIMITATA PROPAGAZIONE dello stesso.
BASSA PRESENZA DI MATERIALI COMBUSTIBILI.
BASSA (1)
Condizioni che possono favorire lo sviluppo dell'incendio con LIMITATA PROPAGAZIONE DELLO STESSO.
PRESENZA MEDIA DI MATERIALI COMBUSTIBILI.
MEDIA (2)
Condizioni in cui sussistono notevoli probabilità di sviluppo dell'incendio con FORTE PROPAGAZIONE DELLO STESSO.
PRESENZA ELEVATA DI MATERIALI COMBUSTIBILI.
ALTA (3)
RISCHIO INCENDIO = FREQUENZA x MAGNITUDO =


Dati generali dell'attività

L'attività È UN LUOGO DI LAVORO, ricadente nel campo di applicazione del DLvo 81/08? SI
NO
CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DELL'ATTIVITA'
L'opera da costruzione in cui si svolge l'attività risulta NON STRUTTURALMENTE INDIPENDENTE ? SI
L'opera da costruzione in cui si svolge l'attività risulta STRUTTURALMENTE INDIPENDENTE ? SI
L'opera da costruzione in cui si svolge l'attività risulta di tipo ISOLATA ? SI
MASSIMA ALTEZZA DELL'OPERA DA COSTRUZIONE.
DISTANZA MINIMA IN METRI DELL'OPERA DA COSTRUZIONE, tra quella da fabbricati interni all'area dell'attività o dal confine dell’area su cui sorge l’attività.
Sono presenti ASCENSORI all'interno dell'attività con vano tipo SA, SB, SC, SD o SE (Capitolo V.3)? SI
NO
LIVELLI DI PRESTAZIONE DELL'ATTIVITA'
S.2 - LIVELLO DI PRESTAZIONE RESISTENZA AL FUOCO minimo ammissibile calcolato automaticamente. E' possibile forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.5 - LIVELLO DI PRESTAZIONE GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO minimo ammissibile calcolato automaticamente. E' possibile forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.6 - Forzare il LIVELLO PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO V (impianto di spegnimento automatico esteso a tutta l'attività)? SI
NO
S.7 - FORZARE IL LIVELLO PRESTAZIONE RIVELAZIONE ALLARME IV (impianto di rilevazione automatico esteso a tutta l'attività)? SI
NO
S.9 - LIVELLO DI PRESTAZIONE OPERATIVITÀ ANTINCENDIO minimo ammissibile calcolato automaticamente. E' possibile forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
TITOLARITA' DELL'OPERA DA COSTRUZIONE IN CUI È INSERITA L'ATTIVITA'
L'attività risulta inserita in UN'OPERA DA COSTRUZIONE IN CUI SONO PRESENTI ALTRE ATTIVITÀ (edificio di tipo misto), facenti capo ANCHE AD ALTRI RESPONSABILI? SI
L'attività risulta inserita in UN'OPERA DA COSTRUZIONE IN CUI SONO PRESENTI ALTRE ATTIVITÀ (edificio di tipo misto), facenti capo ALLO STESSO ED UNICO RESPONSABILE? SI
L'attività risulta inserita in UN'OPERA DA COSTRUZIONE IN CUI NON SONO PRESENTI ALTRE ATTIVITÀ. SI
MISURE DI CONTROLLO DELL'INCENDIO E PARAMETRI PER IL CALCOLO DEL CARICO D'INCENDIO SPECIFICO DI PROGETTO
Nel caso dovesse essere previsto un LIVELLO DI PRESTAZIONE IV o V CONTROLLO INCENDIO in qualche compartimento sarà installato un impianto di spegnimento ad ACQUA O SCHIUMA? SI
Nel caso dovesse essere previsto un LIVELLO DI PRESTAZIONE IV O V CONTROLLO INCENDIO in qualche compartimento sarà installato un impianto di spegnimento AUTOMATICO DIVERSO DA ACQUA O SCHIUMA? SI
Nel caso dovesse essere previsto un LIVELLO DI PRESTAZIONE IV o V CONTROLLO INCENDIO in qualche compartimento l'impianto sarà A COMPLETO SPEGNIMENTO DEL TIPO A DISPONIBILITA' SUPERIORE? SI
NO
Nel caso dovesse essere previsto un LIVELLO DI PRESTAZIONE III CONTROLLO INCENDIO in qualche compartimento sarà installata una RETE IDRANTI SOLO INTERNA? SI
Nel caso dovesse essere previsto un LIVELLO DI PRESTAZIONE III CONTROLLO INCENDIO in qualche compartimento sarà installata una RETE IDRANTI INTERNA ED ANCHE ESTERNA? SI
Nel caso dovesse essere prevista una RETE IDRANTI ALL'APERTO la stessa avvrà una CAPACITÀ NORMALE o una GRANDE CAPACITÀ?
Nel caso dovesse essere previsto un LIVELLO DI PRESTAZIONE III CONTROLLO INCENDIO selezionare il LIVELLO DI PERICOLOSITÀ secondo la norma UNI 10779.
Gli addetti antincendio saranno presenti SEMPRE DURANTE LE 24 ORE di attività? SI
NO
MISURE SPECIFICHE DELL'ATTIVITA'
Sono presenti STRUTTURE PER LO STAZIONAMENTO DEGLI OCCUPANTI (SEDIE, TRIBUNE) E/O PALCHI ECC. per assistestere a MANIFESTAZIONE DI INTRATTENIMENTO E SPETTACOLO SIA A CARATTERE PUBBLICO CHE PRIVATO ? NO ▲
SI ▼
Sono presenti POSTI A SEDERE PREDISPOSTI PER ASSISTERE A MANIFESTAZIONI ? NO ▲
SI ▼
Sono presenti posti a sedere fissi (SEDIE/POLTRONE SALDAMENTE FISSATE A TERRA) ? SI
NO
Sono presenti posti a sedere mobili (SEDIE/POLTRONE MOBILI COLLEGATE RIGIDAMENTE TRA LORO) ? SI
NO
Sono presenti posti a sedere mobili solo per bassi affollamenti (SEDIE/POLTRONE NON FISSATE A TERRA E NON COLLEGATE RIGIDAMENTE TRA LORO) ? SI
NO
Sono presenti TRIBUNE ? SI
NO
Sono presenti PALCHI ? SI
NO
È richiesta la verifica dei CARICHI SOSPESI ? SI
NO
DENSITÀ DI AFFOLLAMENTO (occupanti/mq) massima DICHIARATA dal titolare dell'attività, che dovrà essere, in ogni caso, inferiore alla densità massima prevista per il tipo di attività.
NUMERO TOTALE DI POSTI LETTO qualora presenti, nell'attività inserita nell'opera da costruzione da valutare.
É possibile L'ACCOSTAMENTO DELL'AUTOSCALA ad almeno una finestra o balcone di ogni piano ? SI
NO
Al di sopra del tetto dell'opera da costruzione, dovè è presente l'attività, È INSTALLATO UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO? SI
NO
Sono presenti nell'attività COMPARTIMENTI CON RISCHIO VITA D1 O D2 o più in generale piani nei quali è prevista presenza NON OCCASIONALE DI OCCUPANTI CHE NON HANNO SUFFICIENTI ABILITÀ per raggiungere autonomamente un luogo sicuro tramite vie d'esodo verticali?▼▲ NO ▲
SI ▼
Saranno previsti SOLO SPAZI CALMI sia per i compartimenti con rischio vita D1 o D2 che per altri compartimenti con rischio vita diverso in cui sono presenti persone con difficoltà a raggiungere le vie di esodo? SI
Sarà previsto L'ESODO ORIZZONTALE PROGRESSIVO SOLO PER I COMPARTIMENTI CON RISCHIO VITA D1 O D2 essendo gli unici compartimenti con presenza di persone con difficoltà a raggiungere le vie di esodo? SI
Sarà previsto L'ESODO ORIZZONTALE PROGRESSIVO SOLO PER I COMPARTIMENTI CON RISCHIO VITA D1 O D2 e GLI SPAZI CALMI PER ALTRI COMPARTIMENTI dove sono presenti persone con difficoltà a raggiungere le vie di esodo? SI
L'attività (diversa da musei, gallerie, esposizioni, mostre, biblioteche e archivi) è inserita in un EDIFICIO SOTTOPOSTO A TUTELA, ai sensi del d.lgs 22 gennaio 2004, n. 42 ? SI ▼
NO ▲
Tutti gli ambiti dell'attività PRESENTANO IDONEE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA AL FUOCO secondo le prescrizioni della specifica attività ? SI ▲
Sono presenti ambiti dell'attività CHE NON PRESENTANO IDONEE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA AL FUOCO secondo le prescrizioni della specifica attività ? SI ▼
AMBITI DELL'ATTIVITÀ PRIVI DI IDONEA RESISTENZA AL FUOCO non adeguabili strutturalmente. Se trattasi di sottotetto selezionare la checkbox corrispondente.
1 Nome: Superficie: Inserita nel comp
2 Nome: Superficie Inserita nel comp
3 Nome: Superficie Inserita nel comp
4 Nome: Superficie Inserita nel comp
5 Nome: Superficie Inserita nel comp
L'attività è inserita in un edifico le cui CHIUSURE D'AMBITO possono costituire propagazione dell'incendio originato dall'interno o dall'esterno dell'edificio stesso. (Facciate semplici e curtain walling, facciata a doppia pelle ventilata e in generale presenza di materiali combustibili sulla facciata in quantità significativa)? SI ▼
NO ▲
AFFOLLAMENTO MASSIMO DELL'INTERO EDIFICIO in cui è inserità l'attività.
QUOTA MINIMA (PIANO PIU' BASSO) DELL'EDIFICIO in cui è inserita l'attività.
QUOTA MASSIMA (PIANO PIU' ALTO) DELL'EDIFICIO in cui è inserita l'attività.
Nell' edificio in cui è inserità l'attività SONO PRESENTI AMBITI CON RISCHIO VITA D1 O D2 ? SI
NO
Nell'edificio in cui è inserita l'attività SONO PRESENTI AMBITI CON CARICO D'INCEDIO SPECIFICO > 200 MJ/m2? SI
NO
Nell'edificio in cui è inserita l'attività È PRESENTE UN LIVELLO DI PRESTAZIONE DELLA STRATEGIA CONTROLLO INCENDIO V ? SI
NO
La facciata dell'edificio in cui è inserita l'attività E' DI TIPO CURTAIN WALLING ? SI
NO
La facciata dell'edificio in cui è inserita l'attività È DI TIPO SEMPLICE? SI ▲
La facciata dell'edificio in cui è inserita l'attività È DI TIPO A DOPPIA PELLE VENTILATA? SI ▼
La facciata dell'edificio È DI TIPO ISPEZIONABILE? SI
NO
La PELLE ESTERNA DELLA CHIUSURA D'AMBITO DELL'EDIFICIO È DI TIPO CHIUSA? SI
La PELLE ESTERNA DELLA CHIUSURA D'AMBITO DELL'EDIFICIO È DI TIPO APERTA? SI
La PELLE ESTERNA DELLA CHIUSURA D'AMBITO DELL'EDIFICIO È DI TIPO APERTA O CHIUSA? SI
A seguito di approfondita VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO NELL'AMBITO E IN AMBITI LIMITROFI DELLA STESSA ATTIVITÀ si può ritenere che siano presenti ATTIVITÀ CON ELEVATO AFFOLLAMENTO, CON GEOMETRIA COMPLESSA O PIANI INTERRATI, CON ELEVATO CARICO DI INCENDIO SPECIFICO qf, CON PRESENZA DI SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE IN QUANTITÀ SIGNIFICATIVE, CON PRESENZA DI LAVORAZIONI PERICOLOSE AI FINI DELL'INCENDIO? ▼ ▲ SI ▼
NO ▲
A seguito di valutazione del rischio incendio nell'ambito ed in ambiti limitrofi alla stessa attività, si possono ritenere presenti contesti definiti ad ELEVATO AFFOLLAMENTO? SI
A seguito di valutazione del rischio incendio nell'ambito ed in ambiti limitrofi alla stessa attività, si possono ritenere presenti attività a GEOMETRIA COMPLESSA o con piani interrati? SI
A seguito di valutazione del rischio incendio nell'ambito ed in ambiti limitrofi alla stessa attività, si possono ritenere presenti attività con ELEVATO CARICO D'INCENDIO? SI
A seguito di valutazione del rischio incendio nell'ambito ed in ambiti limitrofi alla stessa attività, si possono ritenere presenti attività dove si depositano SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE IN QUANTITÀ SIGNIFICATIVE? SI
A seguito di valutazione del rischio incendio nell'ambito ed in ambiti limitrofi alla stessa attività, si possono ritenere presenti attività ove si effettuano LAVORAZIONI PERICOLOSE AI FINI DELL'INCENDIO O DELL'ESPLOSIONE? SI


Esodo Verticale - Scale o Rampe (massimo 10)

Descrizione delle sistema di vie di esodo verticale dell'attività:
1 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
2 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
3 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
4 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
5 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
6 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
7 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
8 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
9 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta   Ventaglio?
10 Tipo: Nome: Larghezza: Scala accesso VV.F.:
Tipo protezione: Pedata/livelletta Alzata/livelletta    Ventaglio?

Compartimenti - aree esterne (massimo 10)

1
Selezionare se l'ambito n. 1 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Solaio R: Struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 1
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
2
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
3
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
4
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
5
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




2
Selezionare se l'ambito n. 2 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Solaio R: Struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 2
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
2
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
3
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
4
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:
A
5
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




3
Selezionare se l'ambito n. 3 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 3
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




4
Selezionare se l'ambito n. 4 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 4
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




5
Selezionare se l'ambito n. 5 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 5
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




6
Selezionare se l'ambito n. 6 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 6
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




7
Selezionare se l'ambito n. 7 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 7
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




8
Selezionare se l'ambito n. 8 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 8
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




9
Selezionare se l'ambito n. 9 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente dialtro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. ? SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 9
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:




10
Selezionare se l'ambito n. 10 individua un compartimento o un'area esterna Compartimento
Area esterna
Descrizione:
Denominazione Superficie Occupanti Rif. attività Rif. VV.F. Rvita Sup. aer. Svof Hmedia
Il compartimento COMUNICA CON ALTRA ATTIVITÀ anche eventualmente di altro responsabile?
Selezione per esodo comune
NO: ΣgiHimiΨi: Ad: Classe di rischio: Resistenza struttura:
Selezionare il RISCHIO BENI del compartimento in relazione alle caratteristiche dell'ambito o dei beni in esso contenuti:
Il RISCHIO AMBIENTE, in relazione all'ubicazione dell'attività, alla tipologia e ai quantitativi di materiali combustibili stoccati e agli eventuali prodotti della combustione presenti nel comaprtimento, PUÒ RITENERSI SIGNIFICATIVO? SI
NO
S.1 - Determinare i LIVELLI DI PRESTAZIONE REAZIONE AL FUOCO minimi ammissibili oppure forzarli ad un valore superiore al minimo ammissibile, in tal caso LP reazione al fuoco "altri locali" avrà sempre un LP di una unità in meno rispetto ai "vie di esodo".
S.6 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.7 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE ALLARME INCENDIO minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
S.8 - Determinare il LIVELLO DI PRESTAZIONE CONTROLLO DI FUMI E CALORE minimo ammissibile oppure forzarlo ad un valore superiore al minimo ammissibile.
Il compartimento è adibito ad attività che comporta PRESENZA DI OCCUPANTI OCCASIONALI E DI BREVE DURATA di personale addetto (esempio: depositi senza addetti fissi, locali tecnici ecc.)? SI
NO
Nel compartimento SI DETENGONO O TRATTANO SOSTANZE O MISCELE PERICOLOSE in quantità significative? SI
NO
Nel compartimento SI EFFETTUANO LAVORAZIONI PERICOLOSE? SI
NO
IL COMPARTIMENTO È INDIVIDUATO COME AREA A RISCHIO SPECIFICO? presenza di impianti rilevanti ai fini antincendio, impianti di processo con fluidi ad alta temperatura, aree con presenza di fiamme o superfici ad alta temperatura, ecc. SI
NO
DATI ESODO DI AMBITI O PIANI DEL COMPARTIMENTO N. 10
A
1
Nome Aap Quota Sup. Luogo verifica Occupanti Pip Da E B E D E F
Rvita Rif. Larghezza vie esodo Le Lucc Aacc Lucco Sacco Aacco Copcc Rid.
Esodo Verticale:


Uscite finali da confluenza (massimo 3 uscite)

Rif. VV.F: Rif. esodo: L. vie esodo piano: L. uscite finali
Esodo verticale
Rif. VV.F: Rif. esodo: L. vie esodo piano: L. uscite fnali:
Esodo verticale:
Rif. VV.F Rif. esodo: L. vie esodo piano: L. uscite finali:
Esodo verticale:


Dati RTV Uffici

L'attività di ufficio si sviluppa solo al piano terra a quota non inferiore a -1 e non superiore a +1, l'opera da costruzione è destinata esclusivamente a tale attività e compartimentata rispetto ad altre opere da costruzione, e tutte le Aree TA e TO dispongano di vie di esodo che non attraversano altre Aree. SI
NO
Si vuole per l'attività d'ufficio che i materiali installati lungo le vie d'esodo verticali, passaggi di comunicazione delle vie d'esodo orizzontali (es. corridoi, atri, spazi calmi, filtri, ...) debbano appartenere al gruppo GM3 e non al gruppo GM2 ? SI
NO
Aree TA: Locali destinati ad uffici e spazi comuni.
TA1 Nome: Superficie: rif. comp:
TA2 Nome: Superficie rif. comp:
TA3 Nome: Superficie rif. comp:
TA4 Nome: Superficie rif. comp:
TA5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TM: depositi o archivi di superficie lorda maggiore di 25 m2 e carico di incendio specifico qf > 600 MJ/m2;
TM1 Nome: Superficie: rif. comp:
TM2 Nome: Superficie: rif. comp:
TM3 Nome: Superficie: rif. comp:
TM4 Nome: Superficie: rif. comp:
TM5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TO: locali con affollamento > 100 persone
TO1 Nome: Superficie: rif. comp:
TO2 Nome: Superficie: rif. comp:
TO3 Nome: Superficie: rif. comp:
TO4 Nome: Superficie: rif. comp:
to5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TK: locali con carico di incendio specifico qf > 1200 MJ/m2
TK1 Nome: Superficie: rif. comp:
TK2 Nome: Superficie: rif. comp:
TK3 Nome: Superficie: rif. comp:
TK4 Nome: Superficie: rif. comp:
TK5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TT: locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio
TT1 Nome: Superficie: rif. comp:
TT2 Nome: Superficie: rif. comp:
TT3 Nome: Superficie: rif. comp:
TT4 Nome: Superficie: rif. comp:
TT5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TZ: locali destinati ad altre aree che necessitano di particolare valutazione del rischio incendio
TZ1 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ2 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ3 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ4 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ5 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Strutture ricettive

Inserire il NUMERO DI ADDETTI NON OSPITI della struttura ricettiva.
Inserire il NUMERO DI OCCUPANTI ALTRI LOCALI, SALA CONFERENZE ECC. presenti all'interno della struttura ricettiva.
Per le strutture ricettive classificate PA HB, PB HB e PC HA e per le eventuali aree TK che ricadono in attività PA HA, PA HB, PB HB, PC HA si desidera realizzare un'alimentazione di tipo promiscuo con livello di pericolosità 1? SI
NO
All'interno della struttura ricettiva, escluso nelle camere (aree TC), sono presenti rivestimenti in legno? SI
NO
La struttura ricettiva si sviluppa solo al piano terra a quota non inferiore a -1 e non superiore a +1, in opera da costruzione destinata esclusivamente a tale attività e compartimentata rispetto ad altre opere da costruzione, e tutte le Aree TB, TC e TO dispongano di vie di esodo che non attraversano altre Aree. SI
NO
La struttura ricettiva è costituita da diverse opere da costruzioni separate o adiacenti fra di loro? SI
NO
Inserire il NUMERO DI POSTI LETTO di tutte le opere da costruzione della struttura ricettiva, compresa la presente oggetto di progettazione.
Aree TA: spazi riservati, aree in cui la maggior parte degli occupanti è in stato di vegliae conosce l'edificio (spazi ad uso del personale);
TA1 Nome: Superficie: rif. comp:
TA2 Nome: Superficie rif. comp:
TA3 Nome: Superficie rif. comp:
TA4 Nome: Superficie rif. comp:
TA5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TB: spazi comuni, aree in cui la maggior parte degli occupanti è in stato di veglia e non conosce l'edificio;
TB1 Nome: Superficie: rif. comp:
TB2 Nome: Superficie rif. comp:
TB3 Nome: Superficie rif. comp:
TB4 Nome: Superficie rif. comp:
TB5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TC: spazi di riposo, aree in cui la maggior parte degli occupanti può essere addormentata;
TC1 Nome: Superficie: rif. comp:
TC2 Nome: Superficie rif. comp:
TC3 Nome: Superficie rif. comp:
TC4 Nome: Superficie rif. comp:
TC5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TM: depositi o archivi di superficie lorda maggiore di 25 m2 e carico di incendio specifico qf > 600 MJ/m2;
TM1 Nome: Superficie: rif. comp:
TM2 Nome: Superficie: rif. comp:
TM3 Nome: Superficie: rif. comp:
TM4 Nome: Superficie: rif. comp:
TM5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TO: locali con affollamento > 100 persone
TO1 Nome: Superficie: rif. comp:
TO2 Nome: Superficie: rif. comp:
TO3 Nome: Superficie: rif. comp:
TO4 Nome: Superficie: rif. comp:
TO5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TK: locali con carico di incendio specifico qf > 1200 MJ/m2
TK1 Nome: Superficie: rif. comp:
TK2 Nome: Superficie: rif. comp:
TK3 Nome: Superficie: rif. comp:
TK4 Nome: Superficie: rif. comp:
TK5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TT: locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio
TT1 Nome: Superficie: rif. comp:
TT2 Nome: Superficie: rif. comp:
TT3 Nome: Superficie: rif. comp:
TT4 Nome: Superficie: rif. comp:
TT5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TZ: locali destinati ad altre aree che necessitano di particolare valutazione del rischio incendio
TZ1 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ2 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ3 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
tz4 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
tz5 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Autorimessa

Inserire L'ALTEZZA ANTINCENDIO DELL'OPERA DA COSTRUZIONE, coincidente con l'altezza dell'opera da costruzione di cui fa parte.
Inserire AFFOLLAMENTO DI ALTRI LOCALI PRESENTI quali depositi a servizio di locali commerciali ecc. (eslucso aree TA e TB)
In relazione alle caratteristiche prevalenti degli occupanti l'autorimessa è classificata AUTOSILO? SI
NO
L'autorimessa risulta di TIPO ISOLATA?
Per isolata si intende un'autorimessa situta in opera da costruzione esclusivamente destinata a tale uso ed eventualmente adiacente ad opere da costruzione destinate ad altri usi, strutturalmente e funzionalmente separata da questa
SI
NO
L'autorimessa risulta di TIPO APERTA L'autorimessa di tipo aperto è quella munita di aperture di SEa di superficie utili non inferiore al 15% della superficie lorda del compartimento, distribuite secondo le prescrizioni del paragrafo V.6.5.7 SI
L'autorimessa risulta di TIPO CHIUSA
L'autorimessa è di tipo chiusa quando non è classificabile di tipo aperta.
SI
Per l'autorimessa classificate AA HC,HD si desidera realizzare UN'ALIMENTAZIONE DI TIPO PROMISCUA CON LIVELLO DI PERICOLOSITÀ 1? SI
NO
Per lo smaltimento dei fumi sono state compuate solo le APERTURE PERMANENTEMENTE APERTE (TIPO SEa)? SI
NO
Aree TA: aree dedicate a ricovero, sosta e manovra dei veicoli;
TA1 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TA2 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TA3 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TA4 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TA5 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
Aree TB: Aree destinate ai servizi annessi all'autorimessa.
Ad esempio: stazioni di lavaggio, stazioni di lubrificanti, stazioni di manutenzione dei veicoli, guariania ed uffici
TB-1 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TB-2 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TB-3 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TB-4 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
TB5 Nome: Superficie: posti auto: inserita nel compartimento:
Aree TM1: depositi di materiali combustibili, con esclusione di sostanze o miscele pericolose, con carico di incendio specifico qf ≤ 300 MJ/m2 e superficie lorda ≤ 25 m2 e con non classificati come aree a rischio specifico;
TM1 1 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM1 2 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM1 3 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM1 4 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM1 5 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
Aree TM2: depositi di materiali combustibili, con carico di incendio specifico ≤ 1200 MJ/m2 esuperficie lorda ≤ 300 m2.
TM2 1 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM2 2 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM2 3 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM2 4 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TM2 5 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
Aree TT: locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
TT 1 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TT 2 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TT 3 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TT 4 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
TT 5 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
Aree TZ: altre aree.
TZ-1 Nome: Superficie: inserita nel compartimento
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ-2 Nome: Superficie inserita nel compartimento
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ-3 Nome: Superficie inserita nel compartimento
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ-4 Nome: Superficie inserita nel compartimento
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ-5 Nome: Superficie inserita nel compartimento
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Scuola

L'attività scolastica verifica TUTTE le seguenti condizioni:
  • si sviluppa SOLO AL PIANO TERRA
  • l'opera da costruzione è destinata ESCLUSIVAMENTE A TALE ATTIVITÀ
  • non risulta ADIACENTE AD ALTRE OPERE DA COSTRUZIONE
  • tutte le aree TA E TO DISPONGONO DI USCITE DIRETTE SU LUOGO SICURO
SI
NO
Si che i materiali installati lungo le vie d'esodo verticali, passaggi di comunicazione delle vie d'esodo orizzontali (es. corridoi, atri, spazi calmi, filtri, ...) dell'attività scolastica debbano appartenere al gruppo GM3 E NON AL GRUPPO GM2 ? SI
NO
Aree TA: Locali destinati ad attività didattica e spazi comuni.
TA1 Nome: Superficie: rif. comp:
TA2 Nome: Superficie rif. comp:
TA3 Nome: Superficie rif. comp:
TA4 Nome: Superficie rif. comp:
TA5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TM: depositi o archivi di superficie lorda maggiore di 25 m2 e carico di incendio specifico qf > 600 MJ/m2;
TM1 Nome: Superficie: rif. comp:
TM2 Nome: Superficie: rif. comp:
TM3 Nome: Superficie: rif. comp:
TM4 Nome: Superficie: rif. comp:
TM5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TO: locali con affollamento > 100 persone
TO1 Nome: Superficie: rif. comp:
TO2 Nome: Superficie: rif. comp:
TO3 Nome: Superficie: rif. comp:
TO4 Nome: Superficie: rif. comp:
TO5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TK: locali ove si detengano o trattino sostanze o miscele pericolose o si effettuino lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio o dell'esplosione; locali con carico di incendio specifico qf > 1200 MJ/m2
TK1 Nome: Superficie: rif. comp:
TK2 Nome: Superficie: rif. comp:
TK3 Nome: Superficie: rif. comp:
TK4 Nome: Superficie: rif. comp:
TK5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TT: locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio
TT1 Nome: Superficie: rif. comp:
TT2 Nome: Superficie: rif. comp:
TT3 Nome: Superficie: rif. comp:
TT4 Nome: Superficie: rif. comp:
TT5 Nome: Superficie: rif. comp:
Aree TZ: locali destinati ad altre aree che necessitano di particolare valutazione del rischio incendio
TZ1 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ2 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ3 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ4 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ5 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Attività commerciale

Ambiti di vendita di PICCOLE ATTIVITÀ COMMERCIALI AL DETTAGLIO CON SETTORE ALIMENTARE O MISTO AP
Ambiti di vendita di MEDIE E GRANDI ATTIVITÀ COMMERCIALI AL DETTAGLIO CON SETTORE ALIMENTARE O MISTO AMG
Ambiti di vendita di ATTIVITÀ COMMERCIALI AL DETTAGLIO SENZA SETTORE ALIMENTARE AMG
Ambiti di VENDITA DI ATTIVITÀ COMMERCIALI ALL’INGROSSO ACI
Ambiti di vendita di PICCOLE ATTIVITÀ COMMERCIALI AL DETTAGLIO CON SPECIFICA GAMMA MERCEOLOGICA NON ALIMENTARE APS
L'attività risulta CLASSIFICATA DI TIPO AA O AB E OCCUPA UN UNICO PIANO A QUOTA COMPRESA FRA -1 m E +1 m, in un'opera da costruzione destinata ESCLUSIVAMENTE ALL'ATTIVITÀ COMMERCIALE E COMPARTIMENTATA RISPETTO AD ALTRE OPERE DA COSTRUZIONE, senza comunicazioni? SI
NO
Inserire la SUPERFICIE LORDA UTILE DELL'ATTIVITÀ COMMERCIALE
Nell'attività commerciale risulta PRESENTE LA MALL? ▼▲ SI ▼
NO ▲
Si desidera che la MALL VENGA CONSIDERATA LUOGO SICURO TEMPORANEO ai fini della determinazione della lunghezza del percorso massimo di esodo? SI
NO
Inserire il CARICO D'INCENDIO SPECIFICO DELLA MALL
inserire la DISTANZA MINIMA L FRA LE FACCIATE CONTRAPPOSTE CHE SI AFFACCIANO SULLA MALL pari a radice 7H e non minore di 7 m
Inserire L'ALTEZZA H DELLA FACCIATA PIÙ ALTA DELLA MALL
Nell'attività commerciale sono presenti AREE IN CUI LE PERSONE IN TRANSITO (δocc=E) SONO COMUNICANTI CON AREE DI TIPO TA. SI
NO
Aree TA: aree di vendita ed esposizione comprensive di spazi comuni, accessibili al pubblico;
TA 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Affaccio dell'area Ta sulla mall: TA1 TA2 TA3 TA4 TA5
Aree TB1: aree di vendita ed esposizione comprensive di spazi comuni, accessibili al pubblico in numero limitato ed accompagnato da addetti;
(Ad esempio: showroom aziendale inserito in un'attività produttiva, artigianale o di servizio. Fanno parte delle aree TA eventuali showroom inseriti in un centro commerciale.)
TB1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TB1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Affaccio dell'area TB1 sulla mall: TB11 TB12 TB13 TB14 TB15
Aree TB2: aree per vendita da retrobanco comprensive di spazi comuni, accessibili al pubblico, di superficie ≤ 100 m2;
(Ad esempio: punti vendita di ricambi o componenti, …)
TB2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TB2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Affaccio dell'area TB2 sulla mall: TB21 TB22 TB23 TB24 TB25
Aree TC: aree non aperte al pubblico, adibite ad uffici e servizi, di superficie > 200 m2;
TC 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TC 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Affaccio dell'area TC sulla mall: TC1 TC2 TC3 TC4 TC5
Aree TK1: aree collegate ad aree TA ove si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio o dell’esplosione, aventi superficie > 150 m2;
(esempio: aree di taglio legno, officine di montaggio o riparazione di parti, aree per la miscelazione di vernici, …)
TK1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TK1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Affaccio dell'area TK1 sulla mall: TK11 TK1 TK13 TK14 TK15
Aree TK2: aree esterne all’opera da costruzione, coperte o scoperte, destinate anche temporaneamente, allo stoccaggio, alla movimentazione ed al carico/scarico delle merci, al deposito dei materiali di scarto e degli imballaggi;
TK2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TK2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM1: depositi con carico di incendio specifico qf > 600 MJ/m2, aventi superficie > 200 m2;
TM1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Affaccio dell'area TM1 sulla mall: TM11 TM1 TM13 TM14 TM15
Aree TM2: depositi con carico di incendio specifico qf > 1200 MJ/m2
TM2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM3: depositi di articoli pirotecnici NSL, con quantitativi netti di manufatti ≤ 150 kg;
TM3 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM3 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TT1: locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio (esempio: CED, sala server, cabine elettriche ...)
TT1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TT1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TT2: aree destinate alla ricarica di accumulatori elettrici di trazione;
(Ad esempio muletti, transpallet, macchine per la pulizia con uomo a bordo,...)
TT2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TT2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TZ: altre aree
TZ 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Asilo nido

Si desidera realizzare per la rete idranti un'alimentazione di tipo PROMISCUA secondo norma UNI 10779 ? SI
NO
Inserire la NUMERO BAMBINI ASILO NIDO
Aree TA: aree destinate principalmente alla presenza di bambini;
TA 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TB: aree destinate ad uffici o servizi;
Per servizi si intendono, ad esempio: servizi igienici, ambulatori, spogliatoi, … Per servizi non sono da intendersi aree destinate ad impianti.
TB 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TB 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TC: aree destinate al confezionamento dei pasti nel caso vi sia presenza di impianti a gas;
TC 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TC 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM1: locali destinati a lavaggio della biancheria o a deposito con carico di incendio specifico qf > 300 MJ/m2;
TM1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM2: locali destinati a lavaggio della biancheria o a deposito con carico d’incendio specifico qf > 900 MJ/m2;
TM2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TO: aree destinate a spazi comuni;
TO 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TO 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TO 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TO 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TO 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TZ: altre aree non ricomprese nelle precedenti.
TZ 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Struttura sanitaria

Inserire il NUMERO DI PERSONALE della struttura sanitaria (Medici, infermieri ecc.)
Inserire il NUMERO DI OCCUPANTI ad altro titolo presenti ad esclusione dei visitatori.
Inserire la SUPERFICIE della struttura sanitaria
SELEZIONARE LA TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE EROGATA DALL'ATTIVITÀ SANITARIA:
attività che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo o diurno; SA
attività che erogano prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo o diurno; SB
attività che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio. SC
L'attività sanitaria di tipo SC risulta ubicata in un’opera da costruzione monopiano (livello di prestazione rivelazione allarme II) ? SI
NO
L'attività sanitaria di tipo SC risulta ubicata all'interno di un centro commerciale ? SI
NO
Si desidera adottare per le aree dell'attività i rischi vita previsti dalla norma ? SI
NO
Si desidera realizzare un'alimentazione promiscua ai sensi della norma UNI 10779 (solo per PA) SI
NO
L'attività sanitaria è costituita da diverse opere da costruzioni separate o adiacenti fra di loro? SI
NO
Inserire il NUMERO DI POSTI LETTO di tutte le opere da costruzione della struttura sanitaria, compresa la presente oggetto di progettazione
TA: AREE DESTINATE A RICOVERO IN REGIME OSPEDALIERO O RESIDENZIALE, AREE ADIBITE AD UNITÀ SPECIALI, SUDDIVISE IN:
TA1 E TA2
Aree TA1: aree destinate a ricovero in regime ospedaliero o residenziale;
Si tratta generalmente delle aree destinate alla degenza.
TA1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TA2: aree adibite ad unità speciali o cure intensive, nelle quali il paziente è collegato ad apparecchiature salvavita o endoscopiche tali da impedire il suo rapido spostamento.
Ad esempio: aree adibite alla terapia intensiva, sale operatorie, servizio di dialisi, terapie particolari come radioterapia o medicina nucleare quando è previsto il ricovero, terapia iperbarica, …
TA2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
AREE DESTINATE A PRESTAZIONI MEDICO-SANITARIE DI TIPO AMBULATORIALE IN CUI NON è PREVISTO IL RICOVERO, SUDDIVISE IN:
TB1 e TB2
Aree TB1 : ambulatori, centri specialistici, centri di diagnostica, consultori, aree con apparecchiature ad elevata tecnologia, esclusi gli ambienti dove sussiste il rischio dovuto a radiazioni ionizzanti;
Per rischio dovuto a radiazioni ionizzanti si intende il rischio di esposizione, contaminazione e diffusione di sostanze radioattive.
TB1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TB1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TB2: ambulatori, centri specialistici, centri di diagnostica con presenza di sorgenti di radiazioni ionizzanti sigillate o non sigillate o con presenza di apparecchiature ad alta energia di tipo ionizzante.
TB2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TB2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TC: aree destinate ad altri servizi pertinenti (es. uffici amministrativi, scuole e convitti professionali, spazi per riunioni e convegni, mensa aziendale, spazi per visitatori inclusi bar, aree commerciali, aree di culto, …).
TC 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TC 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK: AREE A RISCHIO SPECIFICO SUDDIVISE IN:
TK1, TK2 e TK3
Aree TK1: aree od impianti a rischio specifico normalmente non presidiati (es. impianti di produzione calore, gruppi elettrogeni, centrali di sterilizzazione e produzione del vuoto, …);
Nota Aree o impianti dotati di regola tecnica verticale di prevenzione incendi devono essere progettati in accordo alle specifiche indicazioni ivi contenute (es. gruppi elettrogeni con P > 25 kW, autorimesse di superficie superiore a 300 m2, ….)
TK1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TK1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TK2: aree a rischio specifico, normalmente presidiate, accessibili al solo personale dipendente (es. laboratori di analisi e ricerca, lavanderie, cucine, …);
TK2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TK2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TK3: aree destinate a deposito e ricarica gas medicali e gas tecnici di laboratorio.
TK3 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TK3 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK3 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK3 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK3 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
DEPOSITI INSERITI NELLA STESSA OPERA DA COSTRUZIONE DELL'ATTIVITA' SANITARIA SUDDIVISI IN:
TMO, TM1, TM2, TM3 e TM4
Aree TM0: depositi aventi superficie lorda S ≤ 10 m2 e con carico di incendio specifico qf ≤ 50 MJ/m2
TM0 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM0 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM0 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM0 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM0 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM1: depositi aventi superficie lorda S ≤ 10 m2 e con carico di incendio specifico 50 MJ/m2 < qf ≤ 450 MJ/m2;
TM1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM2: depositi aventi superficie lorda S ≤ 10 m2 e 450 MJ/m2 < qf ≤ 600 MJ/m2 o 10 m2 < S ≤ 50 2 e con carico di incendio specifico qf ≤ 600 MJ/m2 ;
TM2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM3: depositi aventi superficie lorda 50 m2 < S ≤ 500 m2 e con carico di incendio specifico qf ≤ 600 MJ/m2;
TM3 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM3 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM4: aree esterne all’opera da costruzione contenenti (l'opera da costruzione) aree di tipo TA o TB, coperte o scoperte, destinate anche temporaneamente allo stoccaggio, alla movimentazione ed al carico o scarico delle merci, al deposito dei materiali di scarto e degli imballaggi;
TM4 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
tm4 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
tm4 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM4 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM4 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TT1: locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
Ad esempio: CED, sala server, cabine elettriche, …
TT1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TT1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TT2: aree destinate alla ricarica di accumulatori elettrici;
TT2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TT2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TZ: altre aree.
TZ 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Stoccaggio Rifiuti

Inserire la SUPERFICIE LORDA UTILE A dell'attività di stoccaggio rifiuti (Nel computo devono essere considerate tutte aree destinate allo stoccaggio, alle lavorazioni e le altre).
In presenza di STOCCAGGI DI RIFIUTI ALL'APERTO si desidera che LA DISTANZA DI SEPARAZIONE venga determinata secondo le TABELLE DELL'ALLEGATO AL DM 26/07/2022 SI
In presenza di STOCCAGGI DI RIFIUTI ALL'APERTO si desidera che LA DISTANZA DI SEPARAZIONE venga determinata secondo le modalità previste dal CAPITOLO S.3. DEL DM 3/8/2015 SI
L'attività di stoccaggio rifiuti RIENTRA NELLA TIPOLOGIA DI DISCARICA TSA ED É PRESENTE ALMENO UN IDRANTE collegato alla rete interna oppure collegato alla rete pubblica a DISTANZA MASSIMA DI 500 DAI CONFINI DELL'ATTIVITÀ in grado di assicurare 300 lt/minuto per una durata ≥ 60 minuti. SI
NO
Selezionare la TIPOLOGIA DI SISTEMA ANTINTRUSIONE. Oppure forzarla, inserendo un sistema antintrusione più prestazionale rispetto a quello minimo richiesto.
Selezionare la TIPOLOGIA DI SISTEMA RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA. Oppure forzarlo, inserendo un sistema più prestazionale rispetto a quello minimo richiesto.
AREE DI STOCCAGGIO - TSA: aree di stoccaggio all'aperto; TSC: aree di stoccaggio al chiuso; TSP: aree di stoccaggio a parete; TSB: aree di stoccaggio in baia o bunker.
1 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
2 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
3 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
4 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
5 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
6 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
7 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
8 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
9 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
10 Descrizione: Area: Comp/area esterna:
Pericolosità rifiutoSuperficieΣgiHimiΨi:LunghezzaAltezzaVolumeSciolto/imballato
TK: Aree a rischio specifico (Capitolo V.1) in cui si svolgono una o più operazioni di smaltimento o di recupero dei rifiuti di cui agli allegati B e C del D.lgs. 152/06 s.m.i., fatta eccezione per le attività D15 ed R13. Sono altresì considerate aree a rischio specifico, aree in cui si detengono o trattano rifiuti di gas combustibili.
TZ: Altre aree
1 Descrizione: Area: Sup.: Comp/area esterna:
2 Descrizione: Area: Sup.: Comp/area esterna:
3 Descrizione: Area: Sup.: Comp/area esterna:
4 Descrizione: Area: Sup.: Comp/area esterna:
5 Descrizione: Area: Sup.: Comp/area esterna:


Dati RTV Edificio di civile abitazione

Si desidera che per l'attività di civile abitazione I MATERIALI INSTALLATI LUNGO LE VIE D'ESODO VERTICALI, PASSAGGI DI COMUNICAZIONE DELLE VIE D'ESODO ORIZZONTALI (ES. CORRIDOI, ATRI, FILTRI, ...) E SPAZI CALMI DEBBANO APPARTENERE AL GRUPPO GM3 ?
Selezionando verrà incrementato di una unità il livello di prestazione rivelazione allarme
SI
NO
Si desidera prevedere nelle AREE TA RILEVATORI AUTONOMI DI FUMO CON AVVISATORE ACUSTICO ?
Negli edifici classificati HE e HF selezionado NO vengono previsti gli IRAI negli altri non verrà previsto alcun sistema di rilevazione
SI
NO
Si desidera realizzare la RETE IDRANTI PER EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE CLASSIFICATO HC O HD CON ALIMENTAZIONE DI TIPO PROMISCUA SECONDO NORMA UNI 10779 SI
NO
Aree TA: unità adibite a civile abitazione ad uso esclusivo (es. appartamenti, …);
TA 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TB: unità destinate a piccole attività di tipo civile (es. attività artigiane o commerciali, magazzini, attività professionali, uffici, …);
TB 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TB 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TB 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TC: spazi comuni (es. scale e corridoi condominiali, atri, androni, terrazzi condominiali, rampe e passaggi in genere, sale riunioni con basso affollamento …);
TC 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TC 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TC 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM1: depositi o archivi di superficie lorda ≤ 25 m2 con carico di incendio specifico qf ≤ 1200 MJ/m2, oppure di superficie lorda ≤ 100 m2 con carico di incendio specifico qf ≤ 600 MJ/m2.
TM1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM2: depositi o archivi di superficie lorda ≤ 400 m2 con carico di incendio specifico qf ≤ 1200 MJ/m2, oppure di superficie lorda ≤ 1000 m2 con carico di incendio specifico qf ≤ 600 MJ/m2.
TM2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TO: locali con affollamento > 100 occupanti (es. locali ad uso collettivo, sale conferenze, sale riunioni, …);
TO 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TO 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TO 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TO 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TO 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TT: locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
TT 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TT 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TZ: altre aree.
TZ 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Edifici sottoposti a tutela, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, aperti al pubblico, destinati a contenere musei, gallerie, esposizioni, mostre, bliblioteche e archivi.

Inserire la SUPERFICIE lorda dell'attività
L'edificio sottoposto a tutela, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, aperto al pubblico, contiene MUSEI E/O GALLERIE E/O ESPOSIZIONI E/O MOSTRE? SI
L'edificio sottoposto a tutela, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, aperto al pubblico, contiene BLIBLIOTECHE E/O ARCHIVI? SI
L'edificio sottoposto a tutela, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, aperto al pubblico, contiene SIA MUSEI E/O GALLERIE E/O ESPOSIZIONI E/O MOSTRE CHE BLIBLIOTECHE E/O ARCHIVI? SI
Sono presenti nell'edificio CRITICITÀ rappresentate da presenza di GRADINI CON VARIAZIONI DI ALZATE E PEDATA nella stessa rampa e/o altezze lungo le vie di esodo MINORI DI 2 m ed in ogni caso ≥ 1,8 m? SI
NO
Aree TA: locali aperti al pubblico dedicati a sale espositive, sala lettura, sala di consultazione e relativi servizi (esempio: biglietteria, guardaroba, bookshop, caffetteria, sala fotocopie ...)
TA 1 Nome: Superficie: rif. comp:
TA 2 Nome: Superficie rif. comp:
TA 3 Nome: Superficie rif. comp:
TA 4 Nome: Superficie rif. comp:
TA 5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TC: aree non aperte al pubblico, adibite ad uffici e servizi, di superficie > 200 m2;
TC 1 Nome: Superficie: rif. comp:
TC 2 Nome: Superficie rif. comp:
TC 3 Nome: Superficie rif. comp:
TC 4 Nome: Superficie rif. comp:
TC 5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TM: depositi aventi superficie lorda > 25 m2 e carico d'incendio specifico qf > 600 MJ/m2;
TM 1 Nome: Superficie: rif. comp:
TM 2 Nome: Superficie rif. comp:
TM 3 Nome: Superficie rif. comp:
TM 4 Nome: Superficie rif. comp:
TM 5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TK1: Locali ove si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose o si effettuano lavorazioni pericolose ai fini antincendio o dell'esplosione; locali con carico d'incendio specifico > 1200 MJ/m2 (esempio: laboratorio restauro, officine, falegnamerie …)
TK1 1 Nome: Superficie: rif. comp:
TK1 2 Nome: Superficie rif. comp:
TK1 3 Nome: Superficie rif. comp:
TK1 4 Nome: Superficie rif. comp:
TK1 5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TK2: Deposito beni tutelati.
TK2 1 Nome: Superficie: rif. comp:
TK2 2 Nome: Superficie rif. comp:
TK2 3 Nome: Superficie rif. comp:
TK2 4 Nome: Superficie rif. comp:
TK2 5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TO: Locali con affollamento > 100 persone (esempio: sala conferenza, sala didattica ...)
TO 1 Nome: Superficie: rif. comp:
TO 2 Nome: Superficie rif. comp:
TO 3 Nome: Superficie rif. comp:
TO 4 Nome: Superficie rif. comp:
TO 5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TT: Locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettrotecniche, locali tecnici rilevanti ai finid ella sicurezza antincendio. (esempio: centri eleborazione dati, sala server, cabine elettriche ...)
TT 1 Nome: Superficie: rif. comp:
TT 2 Nome: Superficie rif. comp:
TT 3 Nome: Superficie rif. comp:
TT 4 Nome: Superficie rif. comp:
TT 5 Nome: Superficie rif. comp:
Aree TZ: altre aree non ricomprese nelle precedenti o zone ad accesso soggetto a particolari condizioni d'uso (esempio: zone ipogee, torri, sottotetti ...)
TZ 1 Nome: Superficie: rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 2 Nome: Superficie rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 3 Nome: Superficie rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 4 Nome: Superficie rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 5 Nome: Superficie rif. comp:
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Dati RTV Locale di spettacolo a carattere pubblico

L'attività occupa UN UNICO PIANO A QUOTA COMPRESA FRA -1 m E +1 m, in opere da costruzione destinate ESCLUSIVAMENTE A TALI ATTIVITÀ E COMPARTIMENTATE rispetto ad altre opere da costruzione, SENZA COMUNICAZIONI ? NO
SI
Il TEATRO, se presente, ha la SCENA INTEGRATA NELLA SALA ? NO
SI
Altri occupanti presenti a qualsiasi titolo (OLTRE GLI AVVENTORI/SPETTATORI) ARTISTI, CAMERIERI, OPERAI ECC. AREE TO1 E/O TO2.
Sono da considerare complessivi per tutti gli ambiti dell'attività.
Numero di ADDETTI ANTINCENDIO DOTATI DI IDONEITA' TECNICA.
Sono da considerare complessivi per tutti gli ambiti dell'attività.
Calcolo affollamento sulla base di DICHIARAZIONE DEL TITOLARE DELL'ATTIVITÀ con valori inferiori a quelli determinati con i criteri previsti dal Capitolo S.4 (Tabelle S.4.12 e/o S.4.13) SI
Calcolo affollamento CON LA DENSITÀ E/O CON I CRITERI PREVISTI DAL CAPITOLO S.4 (TABELLE S.4.12 E/O S.4.13) SI
PREVISTO il servizio di Vigilanza antincendio dei VIGILI DEL FUOCO ? NO ▲
PREVISTO il servizio Vigilanza antincendio dei VIGILI DEL FUOCO (DM 22 febbraio 1996 n. 261) ? SI ▼
PERSONALE E MEZZI IMPIEGATI NEL SERVIZIO DI VIGILANZA ANTINCENDIO DEI VIGILI DEL FUOCO
Direttivi/Dirigenti: Sost. Dir./Ispettori: C.Reparto/C.Squadra: Vigili del fuoco:
▲ MEZZI IMPIEGATI ▲
La manifestazione di intrattenimento e spettacolo a carattere pubblico è DI TIPO TEMPORANEO ? NO ▲
SI ▼
La manifestazione a carattere temporaneo SI SVOLGE IN UNA PIAZZA URBANA DELIMITATA ALL'APERTO ? NO
SI
La manifestazione di intrattenimento e di spettacolo a carattere pubblico PRESENTA CRITICITÀ IN TERMINI DI SAFETY E SECURITY CHE RICHIEDONO LE MISURE AGGIUNTIVE PREVISTE DALLA DIRETTIVA SICUREZZA?
(Circolare del Ministero dell’Interno – Gabinetto del Ministro, del 18 luglio 2018 - modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche - Direttiva)
NO ▲
SI ▼
Nell'area della manifestazione è PRESENTE UN MEZZO ANTINCEDNIO CON RISERVA IDRICA messo a disposizione dal gestore dell'attività? NO
SI
OPERATORI DI ASSISTENZA ALL'ESODO E MONITORAGGIO DELL'EVENTO:
Descrizione delle criticità previste in termini di security e safety che richiedono misure aggiuntive di sicurezza:
CIRCOLARE PROT. 9456 DEL 20/06/2019 DEL DCPST - JOVA BEACH PARTY - MISURE DI SICUREZZA
Presenza di EFFETTI SPECIALI CON FIAMMA generati con specifica macchina ?
Presenza di ZONE BOSCATE CON POSSIBILI INCENDI ?
Lancio di POLVERI COLORATE ?
Presenza di apparecchi di cottura ?
Aree TO1: ambiti al CHIUSO accessibili al pubblico.
TO1 1 Nome: Superficie: inserita nel compartimento:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO1 2 Nome: Superficie inserita nel compartimento:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO1 3 Nome: Superficie inserita nel compartimento:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO1 4 Nome: Superficie inserita nel compartimento:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO1 5 Nome: Superficie inserita nel compartimento:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
Aree TO2: ambiti, comprensivi delle relative vie di esodo, ALL'APERTO ed accessibili al pubblico.
TO2 1 Nome: Superficie: Inserita nell'area esterna:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO2 2 Nome: Superficie: inserita nell'area esterna:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO2 3 Nome: Superficie: inserita nell'area esterna:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO2 4 Nome: Superficie: inserita nell'area esterna:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
TO2 5 Nome: Superficie: inserita nell'area esterna:
Superficie posti in piedi: Num. sedute: Ambito:
Aree TA1: ambiti non aperti al pubblico adibiti a sale prove o camerini, di superficie > 100 m2;
TA1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TA2: ambiti non aperti al pubblico adibiti a camerini o servizi, comunicanti direttamente con la scena, di superficie complessiva > 50 m2;
Ai fini della classificazione TA2 devono essere sommate le superfici dei camerini e dei locali servizi direttamente comunicanti con la scena, anche se posti distanziati e di singola superficie ≤ 50 m2
TA2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TA3: ambiti non aperti al pubblico adibiti ad uffici e servizi, di superficie > 200 m2;
TA3 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TA3 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA3 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA3 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TA3 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TK1: ambiti dove si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio o dell’esplosione, di superficie > 100 m2;
Ad esempio laboratori ed attrezzerie per le scenografie, …
TK1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TK1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TK2: scena di tipo separato.
TK2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TK2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TK2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM1: depositi con carico di incendio specifico qf > 600 MJ/m2, aventi superficie > 200 m2;
TM1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM2: depositi con carico di incendio specifico qf > 1200 MJ/m2;
TM2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TM3: depositi di servizio alla scena di superficie > 50 m2;
TM3 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TM3 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TM3 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TT1: locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio.
Ad esempio CED, sala server, cabine elettriche, …..
TT1 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TT1 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT1 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TT2: aree destinate alla ricarica di accumulatori elettrici di trazione;
Ad esempio muletti, transpallet, macchine per la pulizia con uomo a bordo, ...
TT2 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
TT2 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
TT2 5 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Aree TZ: altre aree non ricomprese nelle precedenti.
Ad esempio cabine per la proiezione di film su supporto combustibile, ...
TZ 1 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 2 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 3 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 4 Nome: Superficie inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:
TZ 5 Nome: Superficie: inserita nel comp/area esterna
Descrizione della tipo di comunicazione effettuata a seguito di valutazione del rischio:


Soluzioni alternative

S.2 STRATEGIA RESISTENZA AL FUOCO
Selezionare IL LIVELLO DI PRESTAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI CUI SI INTENDE DIMOSTRARE IL RAGGIUNGIMENTO degli obiettivi di sicurezza.
L'attribuzione del livello I è prevista dall'applicativo solo per attività occupate occasionalmente.
S.4 STRATEGIA ESODO
Selezionare IL LIVELLO DI PRESTAZIONE DELLA STRATEGIA ESODO DI CUI SI INTENDE DIMOSTRARE IL RAGGIUNGIMENTO degli obiettivi di sicurezza.
S.8 CONTROLLO FUMO E CALORE
Selezionare IL LIVELLO DI PRESTAZIONE DELLA STRATEGIA CONTROLLO FUMO E CALORE DI CUI SI INTENDE DIMOSTRARE IL RAGGIUNGIMENTO degli obiettivi di sicurezza.





Esempi di relazioni

(RTO) ATTIVITÀ NON SOGGETTA A CONTROLLO
Supemercato con superficie di 370 mq, non ricadente nell'elenco dell'allegato I del DPR 151/11.
supemercato
(vedi grafico)
Elabora
(RTO) ATTIVITÀ N. 70.1.B DEL DPR 151/11:
Attività di lavorazione e trattamento della frutta e verdura, con superficie complessiva di 2168 mq suddivisa in due aree.
Sono stati previsti tre casi.
1) tre ambiti (aree)
(vedi grafico)
Elabora
2) con corridoio cieco omesso
(vedi grafico)
Elabora
3) con area esterna.
(vedi grafico)
Elabora
(RTO) ATTIVITÀ 70.2.C DEL DPR 151/11:
Logistica di prodotti alimentari, in un capannone con superficie di 12000 mq situato a quota 1 m dal livello di riferimento. A quota 5 m dal piano di riferimento sono presenti gli uffici con superficie totale di 960 mq, accessibili dall'esterno mediante due scale.
Sono stati previsti quattro casi.
1) Rvita A3 3 m < h (impilamento) ≤ 5 m
(vedi grafico)
Elabora
2) Rvita A3 3 m < h (impilamento) ≤ 5 m
(vedi grafico)
Elabora
3) Rvita A4 Deposito intensivo h (impilamento) > 5 m
(vedi grafico)
Elabora
4) Rvita A4 Deposito intensivo h (impilamento) > 5 m
(vedi grafico)
Elabora
(RTV - V.4) UFFICIO (attività 71 del DPR 151/11) aperto al pubblico. 3 piani di uffici in compartimento multipiano
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.5) STRUTTURA RICETTIVA (attività 66 del DPR 151/11) su tre livelli con 80 posti letto. Aree TA, TB, TC, TO con scale protette
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.6) AUTORIMESSA (attività 75 del DPR 151/11) con un piano interrato. Con aree TA, TM1 e TM2
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.7) SCUOLA (attività 67 del DPR 151/11) costituita da due piani fuori terra e con presenza d'impinato fotovoltaico sulla copertura. Unico compartimento
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.8) CENTRO COMMERCIALE (attività 69 del DPR 151/11) con mall. Mall non luogo sicuro
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.9) ASILO NIDO (attività 67.3.B del DPR 151/11) con presenza di 40 occupanti. piano rialzato
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.10) ESPOSIZIONE IN EDIFICIO TUTELATO (attività 72 del DPR 151/11) (edificio sottoposto a tutela ai sensi del d.lgs 22 gennaio 2004 n. 42) mostra. piano sottotetto
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.11) STRUTTURA SANITARIA attività 68 del DPR 151/11 SA (77 posti letto)
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.12) ALBERGO IN EDIFICIO TUTELATO (attività 66 e 72 del DPR 151/11), tutelato ai sensi del D.Lvo 22 gennaio 2004, n. 42, contenente un albergo con 43 posti letto. Sottotetto vuoto
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.13) ALBERGO CON CAPPOTTO TERMICO realizzato in edificio con altezza di 20 m. Aree TA, TB, TC, TO con scale protette
(vedi grafici)
Elabora
(RTV - V.14) EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE Edificio con 9 piani fuori terra.
(vedi grafico)
Elabora
(DM 26/07/2022) ATTIVITA' DI STOCCAGGIO E TRATTEMENTO RIFIUTI Selezione e trattamento PET
(vedi grafico)
Elabora
(RTV - V.15) DISCOTECA Un solo piano
(vedi grafico)
Elabora







RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO
Ragione Sociale: Albergo centro storico S.r.l.




PREMESSA
Il titolare della ditta Albergo centro storico S.r.l., sig. Antonio Rossi, in qualità di amministratore unico, ha dato incarico al sottoscritto ingegnere Giovanni Verde, con studio in San Nicola la Strada (CE), via Napoli, civico 200, iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Caserta col n° 1111111, di redigere il progetto antincendio dell’attività che essa intenderà svolgere nella struttura, sita nel comune di Roma (CE), in via Milano, civico 3.



DESCRIZIONE ATTIVITÀ
La ditta Albergo centro storico S.r.l. svolgerà attività principale di Albergo ed eventuali attività accessorie di seguito descritte. Tale attività, come già detto, si svolgerà in una struttura situata nel comune di Roma (CE) in via Milano al civico 3.
Nella seguente immagine è riportato lo stralcio di vista aerea dell'inquadramento territoriale dell'attività.
Si riportano di seguito nella tabella le caratteristiche principali dell'attività utilizzate per la valutazione del rischio incendio e quindi l'attribuzione delle misure di prevenzione e protezione antincendio:

SCHEDA ATTIVITA'
La posizione geografica dell'attività è: Latitudine [N]: 41.077012, Longitudine [E]: 14.348320.
L'opera da costruzione in cui si esercita l'attività ricade tra quelle tutelate ai sensi del d.lgs 22 gennaio 2004, n. 42.
L'attività è da considerarsi un luogo di lavoro ai sensi del d.lgs 81/08.
Il numero totale di occupanti dell'intera attività risulta pari a 58. La densità di affollamento massima dichiarata dal titolare dell'attività è di 0.4 persone/m2.
All'interno dell'attività sono previsti 45 posti letto.
L'attività è da ritenersi aperta al pubblico, in base alle modalità di gestione della stessa.
Non sono presenti generalmente nell'attività persone con capacità motorie impedite.
L'opera da costruzione è adibita ad attività che comporta presenza continuativa di occupanti.
L'altezza antincendio pari alla massima quota dei piani dell’attività, con esclusione dei piani con presenza occasionale e di breve durata di personale addetto, è pari a 5.4 m.
La massima altezza dell'opera da costruzione è pari a 15 m.
La distanza minima dell'opera da costruzione da fabbricati interni all'area dell'attività o dal confine dell’area su cui sorge l’attività è pari 0 m.
L'opera da costruzione, dove si esercita l'attività, comprensiva di eventuali manufatti di servizio adiacenti nonché dei relativi impianti tecnologici di servizio non è strutturalmente separata ma compartimentata rispetto ad altre opere da costruzione adiacenti.
L'opera da costruzione, dove si esercita l'attività, comprensiva di eventuali manufatti di servizio adiacenti nonché dei relativi impianti tecnologici non è afferente ad un solo responsabile. Le attività risultano separate con strutture resistenti al fuoco.
Sono presenti ascensori all'interno dell'attività.
Ai fini della gestione della sicurezza, l'attività non è da ritenersi presidiata h24.

Le attività individuate sono riportate nella tabella seguente con indicazione delle rispettive norme progettuali di riferimento:

Codice attivitàDescrizione attività Norma di riferimento
66.1.AAlberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere, studentati, villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto (fino a 50 posti-letto) DM 3/8/2015 s.m.i. capitolo V.5
72.1.CEdifici sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs.. 22 gennaio 2004, n. 42 destinati a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente nell'elenco del DPR 151/11 DM 3/8/2015 s.m.i. capitolo V.10
Di seguito sono elencate le attività oggetto di valutazione del progetto. Per ognuna sono indicate le principali informazioni e la descrizione delle motivazioni che hanno richiesto la necessità di sottoporre a valutazione del progetto. In particolare, come meglio descritto successivamente, si tratta di nuovi insediamenti.

Descrizione attività del DPR 151/11
Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere, studentati, villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto (fino a 50 posti-letto)
L'attivista consiste In un'attività alberghiera all'interno del centro storico del comune di Roma, inserita in un edificio tutelato, ai sensi del D.Lvo 22 gennaio 2004, n. 42

Descrizione dell'intervento
L'attività risulta di nuovo insediamento in quanto, seppur esistente l'edificio, la destinazione risulta cambiata.

Descrizione attività del DPR 151/11
Edifici sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs.. 22 gennaio 2004, n. 42 destinati a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente nell'elenco del DPR 151/11
L'attività alberghiera risulta aperta al pubblico pertanto si configura anche l'attività 72 del DPR 151/11

Descrizione dell'intervento
Nuovo insediamneto



ATTIVITÀ RICADENTI NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DM 3/8/2015
La seguente relazione è riferita esclusivamente alle attività ricadenti nel campo di applicazione del DM 3/8/2015 s.m.i., inserite nella stessa opera da costruzione e facenti capo ad un solo responsabile della gestione della sicurezza antincendio.

Attività ricettiva
L'attivista consiste In un'attività alberghiera all'interno del centro storico del comune di Roma, inserita in un edificio tutelato, ai sensi del D.Lvo 22 gennaio 2004, n. 42
L'attività risulta di nuovo insediamento in quanto, seppur esistente l'edificio, la destinazione risulta cambiata.

Classificazione
In relazione a quanto previsto dal D.M. 3/8/2015, modificato dal DM 9/8/2016, come riportato di seguito, gli alberghi sono classificati in:
  • in relazione al numero degli posti letto p:
    PA: 25< p ≤ 50;
    PB: 50 < p ≤ 100;
    PC: 100 < p ≤ 500;
    PD: 500 < p ≤ 1000;
    PE: > 1000 posti letto;
  • in relazione alla massima quota dei piani h:
    HA: h ≤ 12;
    HB: 12 < h ≤ 24;
    HC: 24 < h ≤ 32;
    HD: 32 < h ≤ 54;
    HE: h > 54.
L'attività di albergo in questione avendo un numero di posti letto totali pari a 45 e un'altezza massima dei piani pari a 5.4 m risulta classificata di tipo:
  • PA in relazione al numero massimo di posti letto;
  • HA in relazione alla massima altezza dei piani.
Di seguito verrà effettuata la valutazione del rischio incendio in relazione alla complessità dell'attività, secondo quanto previsto al punto G.2.6.1 del DM 3/8/2015 s.m.i., e verranno illustrate le misure adottate in ogni strategia antincendio:
  • Strategia Reazione al fuoco - S.1
  • Strategia Resistenza al fuoco - S.2
  • Strategia Compartimentazione - S.3
  • Strategia Esodo - S.4
  • Strategia Gestione della sicurezza antincendio - S.5
  • Strategia Controllo dell'incendio - S.6
  • Strategia Rivelazione ed allarme - S.7
  • Strategia Controllo di fumi e calore - S.8
  • Strategia Operativita' antincendio - S.9
  • Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio - S.10

In particolare, le misure antincendio di prevenzione, di protezione e gestionali riportate nella presente relazione sono state selezionate al fine di minimizzare il rischio d’incendio, in termini di probabilità e di conseguenze, entro limiti considerati accettabili, non potendo ridurre a zero il rischio incendio dell'attività, come previsto alla lettera b) del punto G.2.3 del DM 3/8/2015 s.m.i..



VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
Il punto G.2.6.1 del DM 3/8/2015 s.m.i richiede la valutazione del rischio incendio per l'attività, finalizzata all’individuazione di credibili ipotesi d’incendio e delle corrispondenti conseguenze per gli occupanti, i beni e l’ambiente.
Trattandosi di attività dotata di regola tecnica verticale, la valutazione del rischio è stata limitata agli aspetti peculiari della specifica attività.

Descrizione dei pericoli d'incendio
I pericoli d'innesco dei materiali combustibili sono quelli tipici di un'attività alberghiera. Possono essere riconducibili a causa elettrica a seguito di mal funzionamento oppure al mancato rispetto dei divieti, ad esempio del divieto di fumo. Ulteriore causa d'incendio potrebbe essere legata all'utilizzo non corretto di attrezzature.

Descrizione del contesto e dell’ambiente nei quali i pericoli sono inseriti
L'edificio alberghiero risulta facilmente raggiungibile dalla S.S. 86, attraverso la quale è consentito un facile accesso all'area dell'attività dei mezzi di soccorso.

Determinazione di quantità e tipologia degli occupanti esposti al rischio d’incendio
Gli occupanti esposti al rischio d'incendio sono gli ospiti e gli addetti della struttura. Non sono presenti generalmente all'interno della struttura occupanti con difficoltà motoria. Nel caso siano presenti verranno posizionati ai piani bassi in prossimità delle uscite per consentire un rapido esodo.

Individuazione dei beni esposti al rischio d’incendio
L'edificio alberghiero è stato realizzato con struttura portante in cemento armato, di recente costruzione. Non sono presenti materiali di valore.

Valutazione qualitativa o quantitativa delle conseguenze dell’incendio su occupanti, beni ed ambiente
In caso d'incendio, tenuto conto del basso carico d'incendio, la struttura difficilmente risulterebbe danneggiata strutturalmente. Si porrebbe solo il problema di consentire un facile esodo degli occupanti a seguito della diffusione dei fumi. In ogni caso, considerato l'efficace sistema di esodo, non si prevedono conseguenze per le persone che in caso di incendio raggiungerebbero facilmente le uscite finali di emergenza.

Individuazione delle misure preventive che possano rimuovere o ridurre i pericoli che determinano rischi significativi
Sono state previste misure di prevenzione incendi finalizzate alla riduzione del rischio sia di tipo impiantistiche che gestionali. Il personale è stato formato sull'utilizzo delle attrezzature suprattutto dei laboratori.

Rischio Vita
I materiali presenti all'interno dell'attività hanno una velocità caratteristica prevalente di crescita dell'incendio massima pari a 2 (300 sec - media).
Da un'analisi estesa a tutti i materiali presenti si può ritenere che essi abbiano la seguente velocità di combustione:
CompartimentoVelocità di combustione
δα
Compartimento piano primo2
Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)2
Sottotetto1
Deposito tipo di piano2
Cucina2
L'attività risulta aperta al pubblico, pertanto si è tenuto presente nelle misure di sicurezza della mancata conoscenza dei luoghi da parte degli occupanti.
Nell'attività sono presenti n. 45 di posti letto. Tale particolare situazione è stata presa in considerazione nella strategia gestione della sicurezza.
Nell'attività non sono presenti generalmente persone con capacità motorie impedite, che in caso di emergenza potrebbero riscontrare maggiori difficoltà durante l'esodo.
In definitiva sono stati attribuiti i seguenti rischi vita ai rispettivi compartimenti:
CompartimentoRischio vita
Compartimento piano primoB2
Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)B2
SottotettoA1
Deposito tipo di pianoA2
CucinaA2


Rischio Beni
L’attribuzione del profilo di Rischio beni è effettuata in funzione del carattere strategico dell’intera attività o degli ambiti che costituiscono l’attività e dell’eventuale valore storico, culturale, architettonico o artistico della stessa e dei beni in esse contenuti.
All'attività, posizionata nel comune di Roma in via Milano, è stato attribuito un Rischio Beni unico per tutti gli ambiti. In particolare, è stato attribuito un Rischio Beni pari a 2, essendo l'attività o l'ambito vincolata ma non strategica.


Rischio Ambiente
Nella valutazione del Rischio Ambiente si è tenuto conto del tipo di attività e dell'ubicazione, del tipo di prodotti e dei quantitativi di materiali combustibili, dei ricettori sensibili posti nelle aree esterne, nonché delle misure di prevenzione e protezione antincendio adottate.
All'attività, posizionata nel comune di Roma in via Milano, è stato attribuito un Rischio Ambiente unico per tutti gli ambiti ritenuto non significativo.

Rischio esplosione
Non è stata effettuata nessuna valutazione del rischio esplosione in quanto non sono presenti ambiti nei quali sia possibile la formazione di atmosfera esplosiva.

Aree a rischio specifico d'incendio
Sono presenti aree a rischio specifico d'incendio, soggette all'applicazione delle misure previste nella sezione V.1 del codice della prevenzione incendi. Per dette aree di seguito individuate verranno adottate tutte le misure aggiuntive previste nella sezione V.1.

Rischio incendio chiusure d'ambito
In base alle caratteristiche geometriche dell'edificio e ai materiali in cui sono realizzate le chiusure d'ambito si ritiene accettabile il rischio, in quanto poco probabile, che un incendio che si dovesse sviluppare all'interno o all'esterno dell'edificio possa propagarsi attraverso le predette chiusure d'ambito.

Altre Valutazioni
Non sono presenti nell'ambito dell'attività e in ambiti limitrofi situazioni di rischio particolari determinate da attività ad elevato affollamento, strutture con geometria complessa, presenza di elevato carico d'incendio specifico, presenza o lavorazioni di sostanze o miscele pericolose in quantità significative.

Quantificazione del rischio incendio
La quantificazione del rischio incendio è stata effettuata mediante la matrice di rischio e attraverso un'analisi storica. Valutando i dati in possesso della stessa attività e di attività simili sono stati analizzati gli eventi incendio verificatesi (frequenza - F) e i danni subiti (magnitudo - M) e con la seguente formula è stato determinato il rischio incendio dell'attività.
R = F x M
Il rischio incendio è stato determinato come di seguito riportato:

Sulla base delle suddette analisi e del rischio d'incendio determinato sono state adottate le strategie di seguito riportate.



STRATEGIA REAZIONE AL FUOCO - S.1

La reazione al fuoco é una misura antincendio di protezione passiva che esplica i suoi principali effetti nella fase di prima propagazione dell'incendio, con l'obiettivo di limitare l'innesco dei materiali e la propagazione stessa dell'incendio.
La soluzione conforme prevede l'installazione dei gruppi di materiali GM0, GM1, GM2, GM3, GM4 lungo i percorsi di esodo e nei locali in genere in relazione al tipo di attività che viene svolta, in particolar modo con riferimento al Rischio vita del compartimento. Il gruppo GM4 contiene tutti i materiali non inclusi nei gruppi GM0, GM1, GM2, GM3.
I livelli di prestazioni previsti risultano i seguenti:

Livello di prestazione Descrizione
I Il contributo all’incendio dei materiali non è valutato
II I materiali contribuiscono in modo significativo all’incendio
III I materiali contribuiscono in modo moderato all’incendio
IV I materiali contribuiscono in modo quasi trascurabile all’incendio
Per contributo all’incendio si intende l’energia rilasciata dai materiali che influenza la crescita e lo sviluppo dell’incendio in condizioni pre e post incendio generalizzato (flashover) secondo EN 13501-1.

Tabella S.1-1: Livelli di prestazione

Nelle tabelle seguenti sono riportati i criteri di attribuzione.

Livello di prestazione Criteri di attribuzione
I Vie d'esodo [1] non ricomprese negli altri criteri di attribuzione.
II Vie d'esodo [1] dei compartimenti con profilo di rischio Rvita in B1.
III Vie d'esodo [1] dei compartimenti con profilo di rischio Rvita in B2, B3, Cii1, Cii2, Cii3, Ciii1, Ciii2, Ciii3, E1, E2, E3.
IV Vie d'esodo [1] dei compartimenti con profilo di rischio Rvita in D1, D2.
[1] Limitatamente a vie d'esodo verticali, percorsi d'esodo (corridoi, atri, filtri...) e spazi calmi.

Tabella S.1-2: Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione alle vie d’esodo dell’attività

Livello di prestazione Criteri di attribuzione
I Locali non ricompresi negli altri criteri di attribuzione.
II Locali di compartimenti con profilo di rischio Rvita in B2, B3, Cii1, Cii2, Cii3, Ciii1, Ciii2, Ciii3, E1, E2, E3.
III Locali di compartimenti con profilo di rischio Rvita in D1, D2.
IV Su specifica richiesta del committente, previsti da capitolati tecnici di progetto, richiesti dalla autorità competente per costruzioni destinate ad attività di particolare importanza.

Tabella S.1-3: Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione ad altri locali dell’attività

I gruppi di materiali sono riportati nelle seguenti tabelle.

Descrizione materiali GM1 GM2 GM3
Ita EU Ita EU Ita EU
Mobili imbottiti
(poltrone, divani, divani letto, materassi, sommier, guanciali, topper, cuscini)
1 IM [na] 1 IM [na] 2 IM [na]
Bedding
(coperte, copriletti, coprimaterassi)
1 1 2
Mobili fissati e non agli elementi strutturali (sedie e sedili non imbottiti)
Tendoni per tensostrutture, strutture pressostatiche e tunnel mobili
Sipari, drappeggi, tendaggi,
Materiale scenico, scenari fissi e mobili (quinte, velari, tendaggi e simili)
[na] Non applicabile

Tabella S.1-5: Classificazione in gruppi per arredamento, scenografie, tendoni per coperture

Descrizione materiali GM1 GM2 GM3
EU EU EU
Rivestimenti a soffitto [1] A2-sl,d0 B-s2,d0 C-s2,d0
Controsoffitti, materiali di copertura [2], pannelli di copertura [2], lastre di copertura [2]
Pavimentazioni sopraelevate (superficie nascosta)
Rivestimenti a parete [1] B-s1,d0
Partizioni interne, pareti, pareti sospese
Rivestimenti a pavimento [1] Bfl-s1 Cfl-s1 Cfl-s2
Pavimentazioni sopraelevate (superficie calpestabile)
[1] Qualora trattati con prodotti vernicianti ignifughi omologati ai sensi del D.M. 6/3/1992, questi ultimi devono essere idonei all'impiego previsto e avere la classificazione indicata di seguito (per classi differenti da A2): GM1 e GM2 in 1; GM3 in class 2; per i prodotti vernicianti marcati CE, questi ultimi devono avere indicata la corrispondente classificazione.
[2] Si intendono tutti i materiali utilizzati nell'intero pacchetto costituente la copertura, non soltanto i materiali esposti che costituiscono l'ultimo strato esterno.

Tabella S.1-6: Classificazione in gruppi di materiali per rivestimento e completamento

Descrizione materiali GM1 GM2 GM3
EU EU EU
lsolanti protetti [1] C-s2,d0 D-s2,d2 E
lsolanti lineari protetti [1], [3] CL-s2,d0 DL-s2,d2 EL
lsolanti in vista [2] A2-s1,d0 B-s2,d0 B-s3,d0
lsolanti lineari in vista [2], [3] A2L-s1,d0 BL-s3,d0 BL-s3,d0
[1] Protetti con materiali non metallici del gruppo GM0 ovvero prodotti di classe di resistenza al fuoco K 10 e classe minima di reazione al fuoco B-s1,d0.
[2] Non protetti come indicato nella nota [1] della presente tabella.
[3] Classificazione riferita a prodotti di forma lineare destinati all'isolamento termico di condutture di diametro massimo comprensivo dell'isolamento di 300 mm.

Tabella S.1-7: Classificazione in gruppi di materiali per l'isolamento

Descrizione materiali GM1 GM2 GM3
Ita EU Ita EU Ita EU
Condotte di ventilazione e riscaldamento [na] A2-s1,d0 [na] B-s2,d0 [na] B-s3,d0
Condotte di ventilazione e riscaldamento preisolate [1] [na] B-s2,d0 [na] B-s2,d0 [na] B-s3,d0
Raccordi e giunti per condotte di ventilazione e riscaldamento (L < 1,5 m) 1 B-s1,d0 1 B-s2,d0 2 C-s3,d0
Canalizzazioni per cavi per energia, controllo e comunicazione [2], [4], [5] 0 [na] 1 [na] 1 [na]
Cavi per energia, controllo comunicazione [2], [3], [6] [na] B2ca-s1a,d0,a1 [na] Cca-s1b,d0,a2 [na] Cca-s3,d1,a3
[na] Non applicabile.
[1] La classe europea B-s2,d0 è ammessa solo se il componente isolante non è esposto direttamente alle fiamme per la presenza di uno strato di materiale incombustibile o di classe A1 che lo ricopre su tutte le facce, ivi inclusi punti di interruzione longitudinali e trasversali della condotta. Utili riferimenti: EN 15423, EN 13403.
[2] Prestazione di reazione al fuoco richiesta solo quando le canalizzazioni, i cavi elettrici o i cavi di segnale non sono incassati in materiali incombustibili.
[3] La classificazione aggiuntiva relativa al gocciolamento d0 può essere declassata a d1 in presenza di IRAI di livello di prestazione III oppure qualora la condizione d’uso finale dei cavi sia tale da impedire fisicamente il gocciolamento (es. posa a pavimento, posa in canalizzazioni non forate, posa su controsoffitti non forati, …).
[4] La classe 0 può essere declassata a 1 in presenza di IRAI di livello di prestazione III.
[5] la classe 1 non è richiesta per le canalizzazioni che soddisfano le prove di comportamento al fuoco previste dalle norme di prodotto armonizzate secondo la direttiva Bassa tensione (Direttiva 2014/35/UE).
[6] In sostituzione dei cavi Cca-s3,d1,a3 possono essere installati cavi Eca in presenza di IRAI di livello di prestazione III oppure in caso di posa singola.

Tabella S.1-8: Classificazione in gruppi di materiali per impianti

La soluzione conforme prevede la seguente assegnazione dei gruppi di materiali:
  • Livello II di prestazione gruppo di materiali GM3;
  • Livello III di prestazione gruppo di materiali GM2;
  • Livello IV di prestazione gruppo di materiali GM1;
In particolare per la struttura ricettiva, oltre a quanto sopra indicato, sarà previsto quanto segue:
All'interno delle aree TC (spazi di riposo) verranno installati mobili imbottiti e tendaggi appartenenti al gruppo GM2.
Ad esclusione delle aree TC, sono stati previsti rivestimenti in legno appartenenti al gruppo GM4 (materiali non ricompresi nei gruppi GM0, GM1, GM2, GM3), che verranno installati a parete o a pavimento, per una superficie non superiore in ogni caso al 25% di quella lorda interna delle vie di esodo o dei locali dell'attività (es. somma delle superfici lorde di soffitto, pareti, pavimento ed aperture del locale).
Poiché l'attività è insediata in un edificio tutelato, ai sensi del D.Lvo 22 gennaio 2004, n. 42, per quanto riguarda le caratteristiche di reazione al fuoco dei beni tutelati (es. librerie, cassettoni, tendaggi, poltrone, mobilio ecc.) le stesse saranno prese in considerazione solo lungo le vie di esodo verticali, nei percorsi di esodo (corridoi, atri, filtri, ...) e spazi calmi negli ambiti di attività con Rischio Vita C, D o E.

Livelli di prestazione e gruppi di materiali attribuiti
Saranno previsti i seguenti tipi di materiali in relazione ai livelli di prestazione attribuiti:

CompartimentoRVita LP Vie esodoGruppo Materiale LP Altri localiGruppo Materiale
Compartimento piano primo B2IIIGM2IIGM3
Compartimento piano rialzato (area comune e stanze) B2IIIGM2IIGM3
Sottotetto A1INessun requisitoINessun requisito
Deposito tipo di piano A2INessun requisitoINessun requisito
Cucina A2INessun requisitoINessun requisito

Potranno comunque essere installati a parete o a pavimento eventuali materiali appartenenti al gruppo GM4 (materiali non ricompresi nei gruppi GM0, GM1, GM2, GM3), per una superficie non superiore al 5% della superficie lorda interna delle vie di esodo o dei locali dell'attività (es. somma delle superfici lorde di soffitto, pareti, pavimento ed aperture del locale).
A seguito della valutazione del rischio sono stati esclusi dalla valutazione ai fine della reazione al fuoco i seguenti materiali:
  • materiali stoccati od oggetto di processi produttivi (es. beni in deposito, in vendita, in esposizione ecc.);
  • elementi strutturali portanti per i quali è stata già effettuata la verifica di resistenza al fuoco;
  • materiali protetti con separazione di classe di resistenza al fuoco almeno K 30 o EI 30;
  • porte, lucernari ecc. installati in particolare lungo i percorsi di esodo.



STRATEGIA RESISTENZA AL FUOCO - S.2

La finalità della resistenza al fuoco é quella di garantire la capacità portante delle strutture in condizioni di incendio nonché la capacità di compartimentazione, per un tempo minimo necessario al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza di prevenzione incendi.
omissis...



STRATEGIA COMPARTIMENTAZIONE - S.3

La finalità della compartimentazione è di limitare la propagazione dell'incendio e dei suoi effetti verso altre attività o all'interno della stessa attività.
Si riportano di seguito alcune definizioni di terminologie tratte dal punto G.1.7 del DM 3/8/2015 s.m.i.:
Piano di riferimento del compartimento: piano del luogo sicuro esterno verso cui avviene prevalentemente l'esodo degli occupanti del compartimento e da cui accedono i soccorritori. Se non é presente piano con tali caratteristiche, si considera il piano di accesso dei soccorritori con le migliori caratteristiche di operatività antincendio (Capitolo S.9). Per ogni compartimento é determinato un unico piano di riferimento, che generalmente corrisponde con la strada pubblica o privata di accesso. La determinazione del piano di riferimento del compartimento é riportata nel progetto;
Quota di piano: dislivello tra il piano ed il relativo piano di riferimento del compartimento cui appartiene;
Quota del compartimento: dislivello tra il piano del compartimento ed il relativo piano di riferimento. In caso di compartimento multipiano si assume il dislivello che determina le soluzioni più gravose (es. per il piano più elevato di compartimento fuori terra, per il piano più profondo di compartimento interrato).
Compartimento o piano fuori terra: compartimento o piano avente quota non negativa;
Compartimento o piano interrato: compartimento o piano avente quota negativa.
Superficie lorda di un ambito: superficie in pianta compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti l'ambito. (L'ambito può riferirsi all'intera attività o a parte di essa (piano, compartimento, area a rischio specifico.Se l'ambito é multipiano o vi sono soppalchi si intende la somma delle superfici lorde di tutti i piani).
Nella seguente tabella sono riportati i livelli di prestazione attribuibili per la misura antincendio compartimentazione.
Livello di prestazione Descrizione
I Nessun requisito
II È contrastata per un periodo congruo con la durata dell’incendio:
  • la propagazione dell’incendio verso altre attività;
  • la propagazione dell’incendio all’interno della stessa attività.
III È contrastata per un periodo congruo con la durata dell’incendio:
  • la propagazione dell’incendio verso altre attività;
  • la propagazione dell’incendio e dei fumi freddi all’interno della stessa attività.

Tabella S.3-1: Livelli di prestazione

I livelli di prestazione saranno attribuiti con riferimento alla seguente tabella:

Livello di prestazione Criteri di attribuzione
I Non ammesso in attività soggette
II Attività non ricomprese negli altri criteri di attribuzione
III In relazione alle risultanze della valutazione del rischio nell’ambito e in ambiti limitrofi della stessa attività (es. attività con elevato affollamento, attività con geometria complessa o piani interrati, elevato carico di incendio specifico qf, presenza di sostanze o miscele pericolose in quantità significative, presenza di lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio, …).
Si può applicare in particolare ove sono presenti compartimenti con profilo di rischio Rvita compreso in D1, D2, Cii2, Cii3, Ciii2, Ciii3, per proteggere gli occupanti che dormono o che ricevono cure mediche.

Tabella S.3-2: Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione

La compartimentazione è stata effettuata nei limiti di superficie previsti dalla seguente tabella, in relazione al rischio vita e alla quota dei piani.

Rvita Quota del compartimento
< -15 m < -10 m < -5 m < -1 m ≤ 12 m ≤ 24 m ≤ 32 m ≤ 54 m > 54 m
A1 2000 4000 8000 16000 [1] 32000 16000 8000 4000
A2 1000 2000 4000 8000 64000 16000 8000 4000 2000
A3 [na] 1000 2000 4000 32000 4000 2000 1000 [na]
A4 [na] [na] [na] [na] 16000 [na] [na] [na] [na]
B1 [na] 2000 8000 16000 64000 16000 8000 4000 2000
B2 [na] 1000 4000 8000 32000 8000 4000 2000 1000
B3 [na] [na] 1000 2000 16000 4000 2000 1000 [na]
Cii1, Ciii1 [na] [na] [na] 2000 1600 8000 8000 8000 4000
Cii2, Ciii2 [na] [na] [na] 1000 8000 4000 4000 2000 2000
Cii3, Ciii3 [na] [na] [na] [na] 4000 2000 2000 1000 1000
D1 [na] [na] [na] 1000 2000 2000 1000 1000 1000
D2 [na] [na] [na] 1000 2000 1000 1000 1000 [na]
E1 2000 4000 8000 16000 [1] 32000 16000 8000 4000
E2 1000 2000 4000 8000 [1] 16000 8000 4000 2000
E3 [na] [na] 2000 4000 16000 4000 2000 [na] [na]
La massima superficie lorda è ridotta del 50% per compartimenti con Rambiente significativo.
[na] Non ammesso
[1] Nessun limitazione

Tabella S.3-6: Massima superficie lorda dei compartimenti in m2

Le porte tagliafuoco dove presenti saranno contrassegnate su entrambi i lati con segnale UNI EN ISO 7010-F007, riportante il messaggio “Porta tagliafuoco tenere chiusa” oppure “Porta tagliafuoco a chiusura automatica” se munite di fermo elettromagnetico in apertura come riportato in figura.

Tabella S.3-4: Esempi di segnali UNI EN ISO 7010-F007

Trattandosi in particolare di alberghiera, la compartimentazione delle diverse aree dell'attività verrà effettuata nel rispetto di quanto previsto nella seguente tabella:

Aree dell'attività Classificazione dell'Attività
HA HB HC HD HE
TA, TB, TC Nessun requisito aggiuntivo
TM, TO, TT Di tipo protetto
TK Di tipo protetto e chiusure con requisiti Sa[1] Comunicanti con locali a prova di fumo proveniente dall'area TK [2]
TZ Secondo risultanze dell'analisi del rischio
[1] Di tipo protetto e chiusure con requisiti Sa se ubicate a quota non inferiore a -5 m; in caso l'area TK sia ubicata a quota inferiore a - 5 m, il resto dell'attività deve essere a prova di fumo proveniente dall'area TK.
[2] locali destinati a lavanderia, stireria e locali cottura almeno di tipo protetto.

Tabella V.5-2: Compartimentazione

definite come segue:
  • TA: spazi riservati, aree in cui la maggior parte degli occupanti è in stato di veglia e conosce l'edificio (spazi ad uso del personale);
  • TB: spazi comuni, aree in cui la maggior parte degli occupanti è in stato di veglia e non conosce l'edificio;
  • TC: spazi di riposo, aree in cui la maggior parte degli occupanti può essere addormentata;
  • TM: depositi o archivi di superficie lorda maggiore di 25 m2 e carico di incendio specifico qf > 600 MJ/m2;
  • TO: locali con affollamento > 100 persone;
  • TK: locali con carico d'incendio qf > 1200 MJ/m2;
  • TT: locali in cui siano presenti quantità significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
  • TZ: altre aree.
  • L'attività non presenta comunicazione con altre attività. La resistenza al fuoco delle pareti di separazione, come previsto dal punto S.3.7.1 del DM 3/8/2015 s.m.i., sarà non inferiore alla classe dei rispettivi compartimenti ed in ogni caso non minore di REI/EI 60.
    Nei paragrafi seguenti verranno descritte le caratteristiche dei compartimenti dell'attività e individuate le aree in essi contenute, con le relative misure di protezione antincendio.
    Per il raggiungimento dell'obiettivo di limitare la propagazione dell’incendio sarà interposta, ove necessario, idonea distanza di separazione a cielo libero dalle altre opere da costruzione sia interne che esterne all'attività, determinata con le procedure previste al punto S.3.8. come riportato negli allegati.

    È stato attribuito un livello di prestazione II, pertanto sarà impedita la propagazione dell'incendio verso altre attività e fra i compartimenti della stessa attività.
    Per ogni compartimento/area esterna presente all'interno dell'attività sono stati riportati i seguenti dati:
    • Descrizione dell'attività effettuata;
    • Quota del rispetto al livello di riferimento;
    • Rischio vita;
    • Scale di esodo a servizio del compartimento.

    Compartimento piano primo
    Il piano primo risulta compartimentato rispetto al piano rialzato, in quanto comunica mediante due scale di tipo protette. Il piano è destinato completamente alle stanze di diverso tipo per un totale di 33 posti letto.
    Il compartimento è occupato da aree di tipo:TB TC
    Nome areaTipo AreaSuperficie [m2]
    Piano rialzatoTB150
    Camere al piano primoTC710
    In relazione alle caratteristiche degli occupanti e alla velocità di combustione del materiale è stato attribuito un rischio vita B2, essendo gli occupanti in stato di veglia e non avendo familiarità con i luoghi ed avendo il materiale combustibile una media velocità di combustione.
    L'ambito si sviluppa su un unico piano posto a quota 5.4 m.
    La quota è stata misurata rispetto al livello di riferimento 1, come riportato negli elaborati grafici.
    Il compartimento ha una superficie di 710 m2 nei limiti previsti dalla tabella S.3.6 (Superficie massima ammessa: 32000).
    Il compartimento risulta servito da numero 2 vie di esodo verticali a servizio dei piani/ambiti con le caratteristiche di seguito riportate:

    AmbitoDenominazioneLarghezza [mm]Tipo
    Piano primoScala A1200protetta
    Scala B1200protetta

    Le vie di esodo verticali di tipo protette con riferimento ai requisiti minimi per l'esodo (p.to S.4.7 del DM 3/8/2015 s.m.i.), saranno realizzate con vani aventi resistenza al fuoco pari a quella del compartimento servito e comunque non inferiore alla classe 30 con chiusure dei varchi di comunicazione almeno E 30 Sa. Le vie di esodo conducono direttamente in luogo sicuro o tramite percorso protetto.

    Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)
    Il compartimento comprende alcune stanze per un totale di 12 posti letto, la sala ristorale, la hall.
    Il compartimento è occupato da aree di tipo:TC
    Nome areaTipo AreaSuperficie [m2]
    Camere al piano rialzatoTC250
    In relazione alle caratteristiche degli occupanti e alla velocità di combustione del materiale è stato attribuito un rischio vita B2, essendo gli occupanti in stato di veglia e non avendo familiarità con i luoghi ed avendo il materiale combustibile una media velocità di combustione.
    L'ambito si sviluppa su un unico piano posto a quota 1.5 m.
    La quota è stata misurata rispetto al livello di riferimento 1, come riportato negli elaborati grafici.
    Il compartimento ha una superficie di 600 m2 nei limiti previsti dalla tabella S.3.6 (Superficie massima ammessa: 32000).
    Il compartimento risulta servito da numero 2 vie di esodo verticali a servizio dei piani/ambiti con le caratteristiche di seguito riportate:

    AmbitoDenominazioneLarghezza [mm]Tipo
    Piano rialzatoScala A1200protetta
    Scala B1200protetta

    Le vie di esodo verticali di tipo protette con riferimento ai requisiti minimi per l'esodo (p.to S.4.7 del DM 3/8/2015 s.m.i.), saranno realizzate con vani aventi resistenza al fuoco pari a quella del compartimento servito e comunque non inferiore alla classe 30 con chiusure dei varchi di comunicazione almeno E 30 Sa. Le vie di esodo conducono direttamente in luogo sicuro o tramite percorso protetto.
    Il carico d'incendio specifico (qf) del compartimento/area esterna, riportato in allegato, risulta pari a 300 MJ/m2.

    Sottotetto
    Il sottotetto è costituito da travi portanti in legno. In ogni caso lo stesso verrà tenuto sempre vuoto e posto in un compartimento ad uso esclusivo.
    Il compartimento è occupato da aree di tipo:TZ
    Nome areaTipo AreaSuperficie [m2]
    Area sottotettoTZ710
    Rappresenza il locale sottotetto privo di idonea resistenza al fuoco
    In relazione alle caratteristiche degli occupanti e alla velocità di combustione del materiale è stato attribuito un rischio vita A1, essendo gli occupanti in stato di veglia ed avendo familiarità con i luoghi ed avendo il materiale combustibile una lenta velocità di combustione.
    L'ambito si sviluppa su un unico piano posto a quota 11.0 m.
    La quota è stata misurata rispetto al livello di riferimento 1, come riportato negli elaborati grafici.
    Il compartimento ha una superficie di 710 m2 nei limiti previsti dalla tabella S.3.6 (Superficie massima ammessa: nessun limite).
    Il compartimento risulta servito da numero 2 vie di esodo verticali a servizio dei piani/ambiti con le caratteristiche di seguito riportate:

    AmbitoDenominazioneLarghezza [mm]Tipo
    SottotettoScala A1200protetta
    Scala B1200protetta

    Le vie di esodo verticali di tipo protette con riferimento ai requisiti minimi per l'esodo (p.to S.4.7 del DM 3/8/2015 s.m.i.), saranno realizzate con vani aventi resistenza al fuoco pari a quella del compartimento servito e comunque non inferiore alla classe 30 con chiusure dei varchi di comunicazione almeno E 30 Sa. Le vie di esodo conducono direttamente in luogo sicuro o tramite percorso protetto.
    Il carico d'incendio specifico (qf) del compartimento/area esterna, riportato in allegato, risulta pari a 0 MJ/m2.

    Deposito tipo di piano
    Deposito tipo piano rialzato e piano primo adibito in cui è posizionata la biancheria pulita per il ricambio.
    Il compartimento è occupato da aree di tipo:TZ
    Nome areaTipo AreaSuperficie [m2]
    Deposito di pianoTZ10
    Il deposito è adibito alla stoccaggio della biancheria pulita ed altro materiale. A seguito della valutazione del rischio si è ritenuto opportuno compartimentarlo rispetto alle aree comuni.
    In relazione alle caratteristiche degli occupanti e alla velocità di combustione del materiale è stato attribuito un rischio vita A2, essendo gli occupanti in stato di veglia ed avendo familiarità con i luoghi ed avendo il materiale combustibile una media velocità di combustione.
    L'ambito si sviluppa su un unico piano posto a quota 5.40 m.
    La quota è stata misurata rispetto al livello di riferimento 1, come riportato negli elaborati grafici.
    Il compartimento ha una superficie di 10 m2 nei limiti previsti dalla tabella S.3.6 (Superficie massima ammessa: 64000).
    Il carico d'incendio specifico (qf) del compartimento/area esterna, riportato in allegato, risulta pari a 500 MJ/m2.

    Cucina
    Il locale cucina presenta una superficie di 50 m e le utenze sono alimentate con ga s metano
    Il compartimento è occupato da aree di tipo:TZ
    Nome areaTipo AreaSuperficie [m2]
    Locale cucinaTZ50
    Il locale cucina risulta compartimentato rispetto al resto dell'attività
    In relazione alle caratteristiche degli occupanti e alla velocità di combustione del materiale è stato attribuito un rischio vita A2, essendo gli occupanti in stato di veglia ed avendo familiarità con i luoghi ed avendo il materiale combustibile una media velocità di combustione.
    L'ambito si sviluppa su un unico piano posto a quota 1.5 m.
    La quota è stata misurata rispetto al livello di riferimento 1, come riportato negli elaborati grafici.
    Il compartimento ha una superficie di 50 m2 nei limiti previsti dalla tabella S.3.6 (Superficie massima ammessa: 64000).
    Il carico d'incendio specifico (qf) del compartimento/area esterna, riportato in allegato, risulta pari a 30 MJ/m2.
    Dal momento che il compartimento contiene aree classificate TZ, tra quelle a rischio specifico (lavanderia, stireria, locale cottura o con presenza di fiamme libere), allo stesso verranno attuate tutte le misure previste dal capitolo V.1.



    STRATEGIA ESODO - S.4

    La finalità del sistema d'esodo è di assicurare che gli occupanti dell'attività possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro, a prescindere dall'intervento dei Vigili del fuoco.
    omissis...



    STRATEGIA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO - S.5

    La strategia Gestione della sicurezza è una misura che riguarda non il singolo compartimento ma l'intera attività. Sono definiti tre livelli di prestazione che dipendono da diversi parametri legati sia alle caratteristiche del compartimento che a quelle dell'attività in cui è inserito il compartimento stesso.
    Sono previsti i seguenti livelli di prestazione riportati nella tabella S.5-1.

    Livello di prestazione Descrizione
    I Gestione della sicurezza antincendio per il mantenimento delle condizioni di esercizio e di risposta all’emergenza
    II Gestione della sicurezza antincendio per il mantenimento delle condizioni di esercizio e di risposta all’emergenza con struttura di supporto
    III Gestione della sicurezza antincendio per il mantenimento delle condizioni di esercizio e di risposta all’emergenza con struttura di supporto dedicata

    Tabella S.5-1: Livelli di prestazione

    Il livello di prestazione è stato attribuito secondo i criteri riportati nella tabella S.5-2 del DM 3/8/2015 s.m.i. di seguito riportata.
    Livello di prestazione Criteri di attribuzione
    I Attività ove siano verificate tutte le seguenti condizioni:
    • profili di rischio:
      • Rvita compresi in A1, A2;
      • Rbeni pari a 1;
      • Rambiente non significativo;
    • non prevalentemente destinata ad occupanti con disabilità;
    • tutti i piani dell'attività situati a quota compresa tra -10 m e 54 m;
    • carico di incendio specifico qf ≤ 1200 MJ/m2;
    • non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
    • non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio o dell'esplosione.
    II Attività non ricomprese negli altri criteri di attribuzione
    III Attività ove sia verificato almeno una delle seguenti condizioni:
    • profilo di rischio Rbeni compreso in 3, 4;
    • se aperta al pubblico: affollamento complessivo > 300 occupanti;
    • se non aperta al pubblico: affollamento complessivo > 1000 occupanti;
    • numero complessivo di posti letto > 100 e profili di rischio Rvita compresi in D1, D2, Ciii1, Ciii2, Ciii3;
    • si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative e affollamento complessivo > 25 occcupanti;
    • si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio o dell'esplosione e affollamento complessivo > 25 occcupanti.

    Tabella S.5-2: Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione

    Al fine di migliorare la gestione dell'emergenza dell'attività ricettiva, in prossimità degli accessi di ciascun piano verranno esposte:
    • planimetrie esplicative del sistema d'esodo e dell'ubicazione delle attrezzature antincendio;
    • istruzioni sul comportamento degli occupanti in caso di emergenza.
    All'attività è stato attribuito un livello di prestazione II con riferimento a quanto previsto dai criteri della tabella S.5-2 (Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione).
    Trattandosi di edificio tutelato, oltre a quanto di seguito previsto saranno garantiti i seguenti requisiti aggiuntivi:
    • la frequenza delle prove di attuazione del piano di emergenza sarà non inferiore a 3 volte l'anno e la prima prova sarà effettuata entro due mesi dall'apertura dell'attività;
    • sarà predisposto il piano di limitazione dei danni meglio dettagliato di seguito.
    Nel caso di lavori in presenza di cantieri temporanei e mobili, il responsabile dell'attività provvederà ad integrare il piano di mantenimento del livello di sicurezza antincendio, verificando l'osservanza delle misure di prevenzione incendi da parte delle ditte appaltatrici, dei fornitori e di tutto il personale esterno che opera a vario titolo all'interno dell'edificio.

    Piano limitazione danni
    Il responsabile dell'attività dovrà produrre il piano di limitazione danni che dovrà essere aggiornato a seguito di specifiche esercitazioni. Il piano di limitazione danni, riportato in apposito allegato, contiene misure e procedure per la salvaguardia dei beni tutelati:
    • L'elenco dei soggetti adeguatamente formati, incaricati dell'attuazione delle procedure in esso contenute;
    • la distribuzione qualitativa e quantitativa dei beni tutelati;
    • le procedure di allontanamento dei beni tutelati, dettagliando, ove possibile, anche le priorità di evacuazione e i provvedimenti per la rimozione e il trasporto presso i luoghi di ricovero;
    • le procedure per la protezione in loco dei beni inamovibili o difficilmente spostabili;
    • le eventuali restrizioni nell'utilizzo di sostanze estinguenti.

      • Adempimenti adottati
        Con riferimento al livello di prestazione attribuito verranno effettuati tutti gli adempimenti previsti dalla tabelle S.5-4 di seguito riportata:

        Struttura organizzativa minima Compiti e funzioni
        Responsabile dell'attività
        • organizza la GSA in esercizio;
        • organizza la GSA in emergenza;
        • [1] predispone, attua e verifica periodicamente il piano d’emergenza;
        • [1] provvede alla formazione ed informazione del personale su procedure ed attrezzature.
        [1] Coordinatore degli addetti del servizio antincendio Addetto al servizio antincendio, individuato dal responsabile dell’attività, che:
        • sovraintende ai servizi relativi all’attuazione delle misure antincendio previste;
        • coordina operativamente gli interventi degli addetti al servizio antincendio e la messa in sicurezza degli impianti;
        • si interfaccia con i responsabili delle squadre dei soccorritori;
        • segnala al responsabile dell’attività eventuali necessità di modifica delle procedure di emergenza.
        [1] Addetti al servizio antincendio Attuano la GSA in esercizio ed in emergenza.
        GSA in esercizio Come prevista al paragrafo S.5.7, escluse le prescrizioni del paragrafo S.5.7.7, con possibilità di prevedere il centro di gestione delle emergenze di cui al paragrafo S.5.7.6.
        GSA in emergenza Come prevista al paragrafo S.5.8
        [1] Solo se attività lavorativa

        Tabella S.5-4: Soluzioni conformi per il livello di prestazione II


        Misure di prevenzione degli incendi
        Le misure di prevenzione degli incendi sono state individuate nella prima fase della valutazione del rischio. Per ciascun elemento identificato come pericoloso ai fini antincendio, è stato valutato se esso possa essere eliminato, ridotto, sostituito, separato o protetto da altre parti dell’attività.
        Si riportano, a titolo esemplificativo, alcune azioni elementari che sono state adottate per la prevenzione degli incendi:
        • pulizia dei luoghi ed ordine ai fini della riduzione sostanziale:
          • della probabilità di innesco di incendi (es. riduzione delle polveri, dei materiali stoccati scorrettamente o al di fuori dei locali deputati, …),
          • della velocità di crescita dei focolari (es. la stessa quantità di carta correttamente archiviata in armadi metallici riduce la velocità di propagazione dell’incendio);
        • riduzione degli inneschi;
        • riduzione del carico di incendio;
        • sostituzione di materiali combustibili con velocità di propagazione dell’incendio rapida, con altri con velocità d’incendio più lenta;
        • controllo e manutenzione regolare dei sistemi, dispositivi, attrezzature e degli impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
        • controllo degli accessi e sorveglianza, senza che ciò possa limitare la disponibilità del sistema d’esodo;
        • gestione dei lavori di manutenzione o di modifica dell’attività; il rischio d’incendio aumenta notevolmente quando si effettuano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di modifica, in quanto possono essere:
          • condotte operazioni pericolose (es. lavori a caldo, …);
          • temporaneamente disattivati impianti di sicurezza;
          • temporaneamente sospesa la continuità di compartimentazione;
          • impiegate sostanze o miscele pericolose (es. solventi, colle, …).
          Tali sorgenti di rischio aggiuntive, generalmente non considerate nella progettazione antincendio iniziale, sono state specificamente affrontate (es. se previsto nel DVR, …).
        • in attività lavorative, formazione ed informazione del personale ai rischi specifici dell’attività, secondo la normativa vigente;
        • istruzioni e segnaletica contenenti i divieti e le precauzioni da osservare.
        Le misure di prevenzione degli incendi identificate nella fase di valutazione del rischio sono vincolanti per l’esercizio dell’attività.

        Progettazione della gestione della sicurezza
        La progettazione della gestione della sicurezza è stata effettuata mediante uno scambio di informazioni tra progettista e responsabile dell'attività come indicato nella tabella S.5-7.
        Responsabile dell’attivitàProgettista
        Fornisce al progettista le informazioni relative ai pericoli di incendio e tutti gli altri dati di input sull’attività necessari ai fini della valutazione del rischio di incendio (capitolo G.2). [1] Riceve le informazioni dal responsabile dell’attività
        Valutano congiuntamente le misure di prevenzione incendi come da paragrafo S.5.5 [1]
        Valutano il rischio di incendio dell’attività e ne definiscono la strategia antincendio [1]
        Contribuisce all’attività di progettazione della GSA. [1] Definisce e documenta il modello della GSA.
        Attua le limitazioni e le modalità d’esercizio ammesse per l’appropriata gestione della sicurezza antincendio dell’attività, al fine di limitare la probabilità d’incendio, garantire il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza e la gestione dell’emergenza qualora si sviluppi un incendio, Fornisce al responsabile dell’attività le indicazioni, le limitazioni e le modalità d’esercizio ammesse per l’appropriata gestione della sicurezza antincendio dell’attività, al fine di limitare la probabilità d’incendio, garantire il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza e la gestione dell’emergenza qualora si sviluppi un incendio,
        [1] Il committente si relaziona direttamente con il progettista nel caso in cui il responsabile dell’attività non sia noto in fase di progettazione.

        Tabella S.5-7: Compiti di progettista e responsabile dell’attività in materia di progettazione della GSA


        In allegato alla relazione tecnica sono state documentate:
        • limitazioni d’esercizio dell’attività (es. tipologia degli occupanti, massimo affollamento dei locali, tipologia degli arredi e dei materiali, massime quantità di materiali combustibili stoccabili, …) assunte come ipotesi della progettazione antincendio durante la valutazione del rischio di incendio e la conseguente identificazione dei profili di rischio dell’attività;
        • indicazioni sulle misure antincendio specifiche per la tipologia d’attività, risultanti dalla valutazione del rischio di incendio;
        • indicazioni sulla manutenzione ed il controllo periodico dei sistemi rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
        • indicazioni sul numero di occupanti, sul livello di formazione ed addestramento richiesto per il personale o per gli addetti al servizio antincendio in riferimento a particolari scelte progettuali di sicurezza antincendio. Ad esempio:
          • se l’attività è lavorativa, la relazione tecnica deve riportare i contenuti principali del piano di emergenza, ivi inclusi il numero di addetti alla gestione delle emergenze ed il loro livello di formazione;
          • se è prevista la procedura d’esodo per fasi in un’attività lavorativa, il personale addetto al servizio antincendio deve essere in grado di assistere l’esodo degli occupanti, anche coloro con specifiche esigenze, affinché il sistema d’esodo sia impiegato efficacemente secondo le condizioni progettuali; a tal fine il suddetto personale deve essere adeguatamente formato;
          • se è prevista l’attivazione di sistemi di protezione attiva, il personale deve essere formato ed addestrato a tale scopo.
        • i rischi d’incendio relativi alla presenza di aree a rischio specifico, di cui si è tenuto conto nella progettazione dei sistemi protettivi, e le relative misure antincendio;
        • indicazioni per la gestione dell’emergenza: modalità di gestione dell’esodo, di lotta all’incendio, di protezione dei beni e dell’ambiente dagli effetti dell’incendio, come previsti durante la progettazione dell’attività.

        S.5.7.1 Registro dei controlli
        Il responsabile dell'attività provvederà a predisporre il registro dei controlli dove annoterà:
        • i controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione su sistemi, dispositivi, attrezzature e le altre misure antincendio adottate;
        • le attività di informazione, formazione ed addestramento, ai sensi della normativa vigente per le attività lavorative;
        • le prove di evacuazione.
        Il registro sarà mantenuto aggiornato e reso disponibile per gli organi di controllo.

        S.5.7.2 Piano per il mantenimento del livello di sicurezza antincendio
        Il responsabile dell'attività provvederà a predisporre un piano per il mantenimento delle condizioni di sicurezza, a seguito di valutazione del rischio dell'attività.
        Il piano, riportato in allegato, contiene:
        • le attività di controllo per prevenire gli incendi secondo le disposizioni vigenti;
        • la programmazione dell’attività di informazione, formazione e addestramento del personale addetto alla struttura, comprese le esercitazioni all’uso dei mezzi antincendio e di evacuazione in caso di emergenza, tenendo conto della valutazione del rischio dell’attività;
        • la specifica informazione agli occupanti;
        • i controlli delle vie di esodo per garantirne la fruibilità e della segnaletica di sicurezza;
        • la programmazione della manutenzione di sistemi, dispositivi, attrezzature e impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
        • le procedure per l’esecuzione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie e delle modifiche, che comprendano almeno:
          • l’individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi legati all’intervento di modifica o di manutenzione;
          • le misure di sicurezza da implementare;
          • l’assegnazione delle responsabilità;
          • le eventuali altre azioni necessarie in fase di esecuzione o successivamente all’intervento;
        • la programmazione della revisione periodica di cui al paragrafo S.5.7.8.

        S.5.7.3 Controllo e manutenzione di impianti ed attrezzature antincendio
        Il controllo e la manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio saranno effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, secondo la regola dell’arte in accordo a norme, TS e TR pertinenti, ed al manuale di uso e manutenzione dell’impianto e dell’attrezzatura, fornito dal responsabile dell'attività.
        La manutenzione sugli impianti e sulle attrezzature antincendio sarà svolta da personale esperto in materia, sulla base della regola dell’arte, che garantisce la corretta esecuzione delle operazioni svolte.
        La tabella S.5-8 indica le principali norme di riferimento per la manutenzione ed il controllo di impianti ed attrezzature antincendio.
        Impianto o attrezzatura antincendio Norme e TS per verifica, controllo, manutenzione
        EstintoriUNI 9994-1
        RIUNI 10779, UNI EN 671-3, UNI EN 12845
        SPKUNI EN 12845
        IRAIUNI 11224
        SEFCUNI 9494-3
        Sistemi a pressione differenzialeUNI EN 12101-6
        Sistemi a polvereUNI EN 12416-2
        Sistemi a schiumaUNI EN 13565-2
        Sistemi spray ad acquaUNI CEN/TS 14816
        Sistema estinguente ad aerosol condensatoUNI ISO 15779
        Sistemi a riduzione di ossigenoUNI EN 16750
        Porte e finestre apribili resistenti al fuocoUNI 11473
        Sistemi di spegnimento ad estinguente gassosoUNI 11280

        Tabella S.5-8: Norme e TS per verifica, controllo e manutenzione di impianti e attrezzature antincendio


        S.5.7.4 Preparazione all’emergenza
        Per la preparazione all’emergenza, nell’ambito della gestione della sicurezza antincendio, verranno:
        • pianificate le azioni da eseguire in caso d’emergenza, in risposta agli scenari incidentali ipotizzati;
        • nelle attività lavorative, con la formazione ed addestramento periodico del personale addetto all’attuazione del piano d’emergenza e con prove di evacuazione. La frequenza delle prove di attuazione del piano di emergenza deve tenere conto della complessità dell’attività e dell’eventuale sostituzione del personale impiegato.
        Nella tabella S.5-9 sono riportati gli adempimenti minimi per la preparazione all’emergenza.
        Livello di prestazionePreparazione all’emergenza
        I La preparazione all’emergenza può essere limitata all’informazione al personale ed agli occupanti sui comportamenti da tenere. Essa deve comprendere:
        • istruzioni per la chiamata del soccorso pubblico e le informazioni da fornire per consentire un efficace soccorso;
        • istruzioni di primo intervento antincendio, attraverso:
          • azioni del responsabile dell’attività in rapporto alle squadre di soccorso;
          • azioni degli eventuali addetti antincendio in riferimento alla lotta antincendio ed all’esodo, ivi compreso l’impiego di dispositivi di protezione ed attrezzature;
          • azioni per la messa in sicurezza di apparecchiature ed impianti;
        • istruzioni per l’esodo degli occupanti, anche per mezzo di idonea segnaletica;
        • istruzioni generali per prestare assistenza agli occupanti con specifiche necessità;
        • istruzioni specifiche per prestare assistenza agli occupanti con specifiche necessità, in caso di presenza non occasionale;
        • Istruzioni per il ripristino delle condizioni di sicurezza dopo l’emergenza.
        II, III La preparazione all’emergenza deve prevedere le procedure per la gestione dell’emergenza. In particolare:
        • procedure di allarme: modalità di allarme, informazione agli occupanti, modalità di diffusione dell’ordine di evacuazione;
        • procedure di attivazione del centro di gestione delle emergenze, se previsto;
        • procedure di comunicazione interna e verso gli enti di soccorso pubblico: devono essere chiaramente definite le modalità e strumenti di comunicazione tra gli addetti del servizio antincendio e il centro di gestione dell’emergenza, ove previsto, individuate le modalità di chiamata del soccorso pubblico e le informazioni da fornire alle squadre di soccorso;
        • procedure di primo intervento antincendio, che devono prevedere le azioni della squadra antincendio per lo spegnimento di un principio di incendio, per l’assistenza degli occupanti nella evacuazione, per la messa in sicurezza delle apparecchiature o impianti;
        • procedure per l’esodo degli occupanti e le azioni di facilitazione dell’esodo;
        • procedure per assistere occupanti con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali e cognitive o con specifiche necessità;
        • procedure di messa in sicurezza di apparecchiature ed impianti: in funzione della tipologia di impianto e della natura dell’attività, occorre definire apposite sequenze e operazioni per la messa in sicurezza delle apparecchiatura o impianti;
        • procedure il ripristino delle condizioni di sicurezza al termine dell’emergenza: in funzione della complessità della struttura devono essere definite le modalità con le quali garantirne il rientro in condizioni di sicurezza degli occupanti ed il ristino dei processi ordinari dell’attività.

        Tabella S.5-9: Preparazione all’emergenza


        S.5.7.5 Preparazione all’emergenza in attività caratterizzate da promiscuità strutturale, impiantistica, dei sistemi di vie d’esodo
        Qualora l'attività sia caratterizzata da promiscuità strutturale, impiantistica, o dei sistemi di vie d’esodo siano esercite da responsabili dell’attività diversi, le pianificazioni d’emergenza delle singole attività terranno conto di eventuali interferenze o relazioni con le attività limitrofe.
        In tal caso sarà prevista una pianificazione delle azioni d’emergenza di sito in cui siano descritte le procedure di risposta all’emergenza per le parti comuni e per le eventuali interferenze tra le attività ai fini della sicurezza antincendio.

        S.5.7.6 Centro di gestione delle emergenze
        Sarà previsto il centro di gestione delle emergenze, fornito almeno di:
        • informazioni necessarie alla gestione dell’emergenza (es. pianificazioni, planimetrie, schemi funzionali di impianti, numeri telefonici, …);
        • strumenti di comunicazione con le squadre di soccorso, il personale e gli occupanti;
        • centrali di controllo degli impianti di protezione attiva o ripetizione dei segnali d’allarme.
        Il centro di gestione dell’emergenza sarà chiaramente individuato da apposita segnaletica di sicurezza.

        S.5.7.8 Revisione periodica
        I documenti della GSA saranno oggetto di revisione periodica a cadenza stabilita e, in ogni caso, devono essere aggiornati in occasione di modifiche dell’attività.

        S.5.8 Gestione della sicurezza in emergenza
        Alla rivelazione manuale o automatica dell’incendio seguirà, l’immediata attivazione delle procedure d’emergenza, riportate del documento 'Piano di emergenza'.



STRATEGIA CONTROLLO DELL'INCENDIO - S.6
La presente misura antincendio ha come scopo l'individuazione dei presidi antincendio da installare nell'attività per la sua protezione di base, attuata solo con estintori e per la sua protezione manuale o protezione automatica finalizzata al controllo dell'incendio o anche, grazie a specifici impianti, alla sua completa estinzione.
La tabella S.6-1 riporta i livelli di prestazione attribuibili agli ambiti dell’attività per la presente misura antincendio.

Livello di prestazione Descrizione
I Nessun requisito
II Estinzione di un principio di incendio
III Controllo o estinzione manuale dell’incendio
IV Inibizione, controllo o estinzione dell’incendio con sistemi automatici estesi a porzioni di attività
V Inibizione, controllo o estinzione dell’incendio con sistemi automatici estesi a tutta l’attività

Tabella S.6-1: Livelli di prestazione


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STRATEGIA RIVELAZIONE ED ALLARME - S.7
Gli impianti di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendi (IRAI) hanno l'obiettivo principale di rivelare un incendio quanto prima possibile e di lanciare l'allarme al fine di attivare le misure protettive (es. impianti automatici di controllo o estinzione, compartimentazione, evacuazione di fumi e calore, ....) e gestionali (es. piano e procedure di emergenza e di esodo) progettate e programmate in relazione all'incendio rivelato ed all'area ove tale principio di incendio si è sviluppato rispetto all'intera attività sorvegliata.
La tabella S.7-1 riporta i livelli di prestazione attribuibili agli ambiti dell’attività per la presente misura antincendio.
Livello di prestazione Descrizione
I Rivelazione e diffusione dell’allarme di incendio mediante sorveglianza degli ambiti da parte degli occupanti dell’attività.
II Rivelazione manuale dell’incendio mediante sorveglianza degli ambiti da parte degli occupanti dell’attività e conseguente diffusione dell’allarme.
III Rivelazione automatica dell’incendio e diffusione dell’allarme mediante sorveglianza di ambiti dell’attività.
IV Rivelazione automatica dell’incendio e diffusione dell’allarme mediante sorveglianza dell’intera attività.

Tabella S.7-1: Livelli di prestazione

Trattandosi di attività soggetta esercita all'interno di un edificio tutelato, sarà dotata di un livello di prestazione rivelazione allarme IV, ovvero un impianto rivelazione fumi esteso a tutta l'attività.

La specifica dell'impianto è riportata nell'elaborato grafico e descritta in allegato.



STRATEGIA CONTROLLO DI FUMI E CALORE - S.8
La misura antincendio di controllo di fumo e calore ha come scopo l'individuazione dei presidi antincendio da installare nell'attività per consentire il controllo, l'evacuazione o lo smaltimento dei prodotti della combustione in caso di incendio.
La tabella S.8-1 riporta i livelli di prestazione attribuibili ai compartimenti dell’attività per la presente misura antincendio.
Livello di prestazione Descrizione
I Nessun requisito
II Deve essere possibile smaltire fumi e calore dell’incendio dai compartimenti al fine di facilitare le operazioni delle squadre di soccorso.
III Deve essere mantenuto nel compartimento uno strato libero dai fumi che permetta:
  • la salvaguardia degli occupanti e delle squadre di soccorso,
  • la protezione dei beni, se richiesta.
Fumi e calore generati nel compartimento non devono propagarsi ai compartimenti limitrofi.

Tabella S.8-1: Livelli di prestazione

I livelli di prestazione per l'attività alberghiera sono stati attribuiti facendo riferimento ai criteri per la regola tecnica orizzontale, secondo quanto riportato nella seguente tabella:

Livello di prestazione Criteri di attribuzione
I Compartimenti dove siano verificate tutte le seguenti condizioni:
  • non adibiti ad attività che comportino presenza di occupanti, ad esclusione di quella occasionale e di breve durata di personale addetto;
  • carico di incendio specifico qf ≤ 600 MJ/m2;
  • per compartimenti con qf > 200 MJ/m2: superficie lorda ≤ 25 m2;
  • per compartimenti con qf ≤ 200 MJ/m2: superficie lorda ≤ 100 m2;
  • non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
  • non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio.
II Compartimento non ricompreso negli altri criteri di attribuzione.
III ln relazione alle risultanze della valutazione del rischio nell'ambito e in ambiti limitrofi della stessa attività (es. attività con elevato affollamento, attività con geometria complessa o piani interrati, elevato carico di incendio specifico qf, presenza di sostanze o miscele pericolose in quantità significative, presenza di lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio, ...).

Tabella S.8-2: Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione

Nei compartimenti con livello di prestazione I non verrà adottato nessun requisito per lo smaltimento dei fumi.
Nei compartimenti con livello di prestazione II, lo smaltimento dei fumi verrà realizzato in conformità a quanto previsto al punto S.8.5 del DM 3/8/2015 s.m.i., con aperture di aerazione realizzate secondo le tipologie previste nella tabella S.8-4 di seguito riportata:

Tipo Descrizione
SEa Permanentemente aperta
SEb Dotata di sistema automatico di apertura con attivazione ad IRAI
SEc Provviste di elementi di chiusura non permanenti (es. infissi, ...) ad apertura comandata da posizione protetta e segnalata
SEd Provviste di elementi di chiusura non permanenti (es. infissi, ...) ad apertura comandata da posizione non protetta.
SEe Provviste di elementi di chiusura non permanenti (es. pannelli bassofondenti, ...) di cui sia dimostrata l'affidabile apertura nelle effettive condizioni d'incendio (es. condizioni termiche generate da incendio naturale sufficiente a fondere efficacemente il pannello bassofondente di chiusura, ...) o la possibilità di immediata demolizione da parte delle squadre di soccorso

Tabella S.8-4: Tipi di realizazione delle aperture di smaltimento

Le aperture di smaltimento fumi e calore avranno almeno una superficie utile minima complessiva SE calcolata come indicato nella tabella S.8-5, in funzione della superficie lorda del compartimento e del carico d'incendio specifico.

Tipo Carico d'incendio specifico qf Superficie utile minima delle aperture di smaltimento Ssm Requisiti aggiuntivi
SE1 qf ≤ 600 MJ/m2 A/40 -
SE2 600 < qf ≤ 1200 MJ/m2 A·qf/40000+A/100 -
SE3 qf > 1200 MJ/m2 A/25 100% di Ssm di tipo SEa o SEb o SEc
A - superficie lorda del piano del compartimento [m2]
Ssm - superficie utile delle aperture di smaltimento [m2]

Tabella S.8-5: Tipi di dimensionamento per le aperture di smaltimento

Tali aperture di aerazione saranno distribuite quanto più possibile uniformemente nella porzione superiore di tutti i locali del compartimento, al fine di facilitare lo smaltimento dei fumi caldi. La verifica della distribuzione in pianta è stata effettuata considerando un raggio di influenza (offset) di 20 m da ogni apertura di aerazione, secondo il procedimento riportato nella seguente illustrazione S.8-1 del DM 3/8/2015 s.m.i., che consiste nel constatare che tutta la superficie dei piani del compartimento sia coperta dall'area di influenza determinata. Le singole aperture di aerazione avranno superficie ≥ 0.1 m2.
Negli elaborati grafici allegati sono riportate le aree d'influenza determinate da ogni superficie di apertura di ogni piano del compartimento, verificando la corretta distribuzione delle superfici nei singoli piani e la relativa copertura.

Verifica superficie di aerazione
CompartimentoLPqfTipoSsmS realizzata ≥ SsmTipo di Superficie
SEa o SEb o SEc
Compartimento piano primoII300SE1 17.75 = (710 / 40) 30 ≥17.75non richiesta
Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)II300SE1 15 = (600 / 40) 30 ≥15non richiesta
SottotettoII0SE1 17.75 = (710 / 40) 20 ≥17.75non richiesta
Deposito tipo di pianoI500Nessun requisito
CucinaII30SE1 1.25 = (50 / 40) 10 ≥1.25non richiesta



STRATEGIA OPERATIVITA' ANTINCENDIO - S.9
La strategia Operatività antincendio ha lo scopo di agevolare l'effettuazione di interventi di soccorso da parte dei Vigili del fuoco in tutta l'attività, pertanto non è riferita al singolo compartimento, ma al complesso dell'attività.
La tabella S.9-1 riporta i livelli di prestazione attribuibili alle opere da costruzione per la presente misura antincendio.

Livello di prestazione Descrizione
I Nessun requisito
II Accessibilità per mezzi di soccorso antincendio
III Accessibilità per mezzi di soccorso antincendio
Pronta disponibilità di agenti estinguenti
Possibilità di controllare o arrestare gli impianti tecnologici e di servizio dell’attività, compresi gli impianti di sicurezza
IV Accessibilità per mezzi di soccorso antincendio
Pronta disponibilità di agenti estinguenti
Possibilità di controllare o arrestare gli impianti tecnologici e di servizio dell’attività, compresi gli impianti di sicurezza
Accessibilità protetta per i Vigili del fuoco a tutti i piani dell’attività
Possibilità di comunicazione affidabile per soccorritori

Tabella S.9-1: Livelli di prestazione

Il livello di prestazione è stato attribuito facendo riferimento alla seguente tabella:

Livello di prestazione Criteri di attribuzione
I Non ammesso nelle attività soggette
II Opere da costruzione dove siano verificate tutte le seguenti condizioni:
  • profili di rischio:
    • Rvita compresi in A1, A2, B1, B2;
    • Rbeni pari a 1;
    • Rambiente non significativo;
  • densità di affollamento ≤ 0,2 persone/m2;
  • tutti i piani dell'attività situati a quota compresa tra -5 m e 12 m;
  • carico di incendio specifico qf ≤ 600 MJ/m2;
  • per compartimenti con qf > 200 MJ/m2: superficie lorda ≤ 4000 m2;
  • per compartimenti con qf ≤ 200 MJ/m2: superficie lorda qualsiasi;
  • non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
  • non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio o dell'esplosione.
III Opere da costruzione non ricomprese negli altri criteri di attribuzione.
IV Opere da costruzione dove sia verificata almeno una delle seguenti condizioni:
  • profilo di rischio Rbeni compreso in 3, 4;
  • se aperta al pubblico: affollamento complessivo > 300 occupanti;
  • se non aperta al pubblico: affollamento complessivo > 1000 occupanti;
  • numero totale di posti letto > 100 e profili di rischio Rvita compresi in D1, D2, Ciii1, Ciii2, Ciii3;
  • si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative e affollamento complessivo > 25 occupanti;
  • si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio o dell'esplosione e affollamento complessivo > 25 occupanti.

Tabella S.9-2: Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione

All'attività è stato attribuito un livello di prestazione III con riferimento a quanto previsto dai criteri della tabella S.9-2 (Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione).
Avendo attribuito il livello di prestazione operatività antincendio III saranno adottate le seguenti misure:
Sarà permanentemente assicurata la possibilità di avvicinare i mezzi di soccorso antincendio, in relazione al rischio d’incendio, a distanza ≤ 50 m dagli accessi per soccorritori dell’attività, garantendo i seguenti requisiti minimi:
  • Larghezza: 3,50 m;
  • Altezza libera: 4,00 m;
  • Raggio di volta: 13,00 m;
  • Pendenza: ≤ 10%;
  • Resistenza al carico: almeno 20 tonnellate, di cui 8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore con passo 4 m.
Non avendo previsto la rete idranti, ed avendo l'attività più piani fuori terra o interrati, sarà prevista la colonna a secco di seguito descritta.

Colonna a secco
La colonna a secco consente ai Vigili del fuoco di evitare di effettuare stendimenti di tubazioni flessibili lungo i percorsi di accesso e le vie di esodo verticali dell’attività.
La colonna a secco sarà progettata, realizzata, esercita e manutenuta a regola d’arte, secondo quanto prescritto dalle specifiche regolamentazioni, dalle norme di buona tecnica e dalle istruzioni fornite dal fabbricante.
All’estremità esterna di ciascuna colonna a secco verrà installato un attacco di mandata per autopompa dei Vigili del fuoco.
In corrispondenza dei singoli piani delle vie d’esodo verticali, sarà installata una valvola manuale di intercettazione con attacco DN 45, munita del relativo tappo di chiusura. Le valvole in corrispondenza dei piani saranno facilmente accessibili e protette dagli urti e non costituiranno elemento di ostacolo all’esodo.
Per la progettazione, realizzazione ed esercizio della colonna a secco, sono state impiegate le indicazioni di cui alla tabella S.9-6.
Gli attacchi di mandata per autopompa per la colonna a secco saranno:
  • posizionati in modo da consentire il sicuro collegamento della motopompa dei Vigili del fuoco ai dispositivi stessi;
  • saranno contrassegnati in modo da permettere l’immediata individuazione dei dispositivi mediante cartelli recanti la dicitura di tabella S.9-7 riportante, solo in presenza di più attacchi per autopompa, la specificazione dell’area servita.
Le valvole manuali di intercettazione con attacco DN 45 presso i piani dell’attività dsaranno contrassegnate mediante cartelli UNI EN ISO 7010-F004.
La colonna a secco sarà sottoposta a verifiche periodiche di funzionalità e ad operazioni di manutenzione (capitolo S.5). Le modalità di verifica di funzionalità e le operazioni di manutenzione saranno ricavate dalle indicazioni applicabili delle norme UNI 10779 e UNI TS 11559.

Siano adottate le indicazioni delle norme UNI 10779 e della UNI TS 11559, per quanto applicabili.
Sia garantito il simultaneo impiego, da parte dei Vigili del fuoco, di non meno di 3 valvole DN 45 (o tutte, se meno di 3) nella posizione idraulicamente più sfavorevole, con una portata minima per ciascuna pari a 120 l/min ed una pressione residua alla valvola non minore di 0,2 MPa.
Siano previsti dispositivi di sfiato dell'aria, in numero, dimensione e posizione, idonei ad assicurare, in relazione alle caratteristiche plano-altimetriche della tubazione, l'utilizzo in sicurezza dell'installazione.
Le tubazioni devono essere completamente drenabili.
Si consideri una pressione dell'alimentazione da autopompa dei Vigili del fuoco pari a 0,8 MPa.

Tabella S.9-6: indicazioni progettuali per la colonna a secco

Gli attacchi di mandata per autopompa per la colonna a secco saranno posizionati in modo che sia consentito il sicuro collegamento della motopompa dei Vigili del fuoco e verranno contrassegnati in modo da permettere l'immediata individuazione dei dispositivi mediante cartelli recanti la dicitura seguente:

ATTACCO DI MANDATA PER AUTOPOMPA
Pressione massima 1,2 Mpa
COLONNA A SECCO PER VVF
AREA SERVITA: ......

Tabella S.9-7: Cartello per colonna a secco

Non essendo presente la protezione esterna della rete idranti propria dell’attività, sarà disponibile almeno un idrante, derivato dalla rete interna oppure collegato alla rete pubblica, raggiungibile con un percorso massimo di 500 m dai confini dell’attività, in grado di assicurare un’erogazione minima di 300 litri/minuto per una durata ≥ 60 minuti.
I sistemi di controllo e comando dei servizi di sicurezza destinati a funzionare in caso di incendio saranno ubicati in posizione segnalata e facilmente raggiungibile durante l’incendio, nel centro di gestione delle emergenze, se previsto. La posizione e le logiche di funzionamento saranno riportate nel documento di gestione della sicurezza antincendio (capitolo S.5), finalizzati anche ad agevolare l’operato delle squadre dei Vigili del fuoco.
Gli organi di intercettazione, controllo, arresto e manovra degli impianti tecnologici e di processo al servizio dell’attività rilevanti ai fini dell’incendio (es. impianto elettrico, adduzione gas naturale, impianti di ventilazione, impianti di produzione, …) saranno ubicati in posizione segnalata e facilmente raggiungibile durante l’incendio. La posizione e le logiche di funzionamento saranno riportate nel documento di gestione della sicurezza antincendio (capitolo S.5), anche ai fini di agevolare l’operato delle squadre dei Vigili del fuoco.



SICUREZZA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI E DI SERVIZIO - S.10
Gli impianti tecnologici e di servizio sono stati progettati ed installati secondo la regola d'arte, in conformità alla regolamentazione vigente, secondo le norme di buona tecnica applicabili.
La tabella S.10-1 riporta i livelli di prestazione attribuibili alle attività per la presente misura antincendio.
Livello di prestazione Descrizione
I Impianti progettati, realizzati, eserciti e mantenuti in efficienza secondo la regola d’arte, in conformità alla regolamentazione vigente, con requisiti di sicurezza antincendio specifi

Tabella S.10-1: Livelli di prestazione

Tali impianti garantiranno i seguenti obiettivi di sicurezza:
  • limitare la probabilità di costituire causa di incendio o di esplosione;
  • limitare la propagazione di un incendio all'interno degli ambienti di installazione e contigui;
  • non rendere inefficaci le altre misure antincendio, con particolare riferimento agli elementi di compartimentazione;
  • consentire agli occupanti di lasciare gli ambienti in condizione di sicurezza;
  • consentire alle squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza;
  • essere disattivabili, o altrimenti gestibili, a seguito di incendio. In particolare la gestione e la disattivazione di impianti tecnologici e di servizio, anche quelli destinati a rimanere in servizio durante l'emergenza, avverrà da posizione segnalata, protetta dall'incendio e facilmente raggiungibili. La procedura di intervento verrà descritta nel piano d'emergenza.
Per l'attività d'ufficio, i gas refrigeranti negli impianti di climatizzazione e condizionamento inseriti in aree TA, TB, TC o TO avranno la classificazione A1 o A2L secondo la norma ISO 817.



VANI DEGLI ASCENSORI - V.3

Per vani degli ascensori devono intendersi:
  • i locali macchinario;
  • i locali pulegge di rinvio;
  • i vani corsa;
  • le aree di lavoro destinate agli impianti di sollevamento
I vani ascensori sono classificati come segue:
  • SA: Vani aperti;
  • SB: Vani protetti;
  • SC: Vani a prova di fumo;
  • SD: Vani per ascensori antincendio;
  • SE: Vani per ascensori di soccorso.

Prescrizioni comuni
Saranno costituiti da materiale appartenente al gruppo GM0 di reazione al fuoco:
  • le pareti, le porte ed i portelli di accesso;
  • i setti di separazione tra vano di corsa, locale del macchinario, locale delle pulegge di rinvio;
  • l’intelaiatura di sostegno della cabina.
I fori di comunicazione attraverso i setti di separazione per passaggio di funi, cavi o tubazioni, devono avere le dimensioni minime indispensabili.
In caso di incendio, è vietato l’utilizzo degli ascensori non specificatamente progettati a tale fine. Tali ascensori devono essere contrassegnati da appositi segnali conformi alla regola dell’arte e facilmente visibili a tutti i piani.

Ascensori SB (vani protetti) SC (vani a prova di fumo)
Le caratteristiche degli ascensori non dovranno interrompere la continuità di eventuale compartimentazione tra i piani collegati. Pertanto, oltre agli ascensori di classe SA, qualora siano presenti ascensori di tipo SB o SC, saranno soddisfatte le seguenti misure:
  • Il vano degli ascensori di tipo SB sarà di tipo protetto o inserito in vano scale protetto;
  • Il vano degli ascensori di tipo SC sarà a prova di fumo proveniente dall'attività o inserito in un vano scala a prova di fumo;
  • Le pareti, il pavimento ed il tetto della cabina saranno costituiti da materiali appartenenti al gruppo GM2 di reazione al fuoco;
  • Per i vani degli ascensori sarà soddisfatto il livello di prestazione II della misura controllo di fumi e calore.
Su tutte le porte verrà affisso il seguente cartello.






ADEMPIMENTI D.LGS 9 APRILE 2008 N. 81
Essendo l'attività un luogo di lavoro, il Datore di lavoro dovrà provvedere agli adempimenti previsti dal d.lgs 81/08, in particolare:
  • Nomina il RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione): L'RSPP sarà in possesso dei requisiti di cui all'art. 32 del d.lgs 81/08. Coordinerà il servizio di prevenzione e protezione dell'attività con l'obiettivo di individuare i fattori di rischio insieme al Datore di Lavoro ed il Medico competente.
  • Nomina gli addetti antincendio: tenendo conto delle caratteristiche e idoneità del personale. Detto personale provvederà ad individuare i rischi presenti nei luoghi di lavoro, ad effettuare il controllo delle vie di esodo, a mantenere in perfette condizioni di efficienza le attrezzature di protezione antincendio.
  • Nomina gli addetti al primo soccorso: l’obiettivo principale è fare in modo che sia presente sul luogo di lavoro personale adeguatamente preparato, sempre pronto a fornire una prima assistenza qualificata alle vittime di infortunio o di un malore. Un’adeguata preparazione degli addetti al primo soccorso consente di prevenire e ridurre sensibilmente il verificarsi di eventi dannosi.
  • Provvede che venga effettuata l'elezione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: è la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
  • Nomina se necessario del Medico Competente: collabora con il Datore di lavoro per la redazione del DVR, dove è prevista la sorveglianza sanitarie custodisce le cartelle sanitarie dei dipendenti.
  • Redige il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR): il DVR deve contenere una valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche in riferimento alle sostanze e preparati chimici impiegati, alla scelta delle attrezzature di lavoro ed alla sistemazione dei luoghi di lavoro in conformità a quanto descritto negli allegati IV e V del Testo Unico. Il documento deve inoltre contenere, per ogni valutazione, la scelta delle misure di prevenzione e protezione adottate per ridurre il rischio.
  • Provvede alla formazione e informazione dei lavoratori: Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, sui concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza, rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda. Inoltre, il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi all'esercizio attività, sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro, sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46, sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente.
  • Provvede ad eventuale formazione aggiuntiva per Dirigenti ed i Preposti;
  • Qualora necessario predispone il DUVRI, nei casi in cui sia presente un rischio interferente con altre attività.





il tecnico
ingegnere Giovanni Verde



Dichiarazione del responsabile dell'attività
Il sottoscritto Antonio Rossi, in qualità di amministratore unico della Albergo centro storico S.r.l. ai sensi e per gli effetti degli articoli 46 e 47 del DPR 445/2000, consapevole delle responsabilità e delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del citato DPR per false attestazioni e dichiarazioni mendaci, sotto la propria personale responsabilità,
dichiara
di aver preso visione della presente relazione tecnica ed in particolare delle misure gestionali e dei relativi allegati e di impegnarsi ad osservare gli obblighi connessi con l'esercizio dell'attività previsti dalla vigente normativa, nonché gli affollamenti massimi dichiarati per ogni ambito dell'attività, i divieti, le limitazioni e le prescrizioni delle disposizioni di prevenzione incendi e di sicurezza antincendio vigenti disciplinanti l'attività medesima.

il responsabile dell'attività
Antonio Rossi





Risultato dell'elaborazione
Ragione sociale: Albergo centro storico S.r.l.

Relazione in elaborazione: Ragione Sociale Albergo centro storico S.r.l.
Relazione salvata (txt): Ragione sociale Nessuna
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ATTRIBUZIONE RISCHI E LIVELLI DI PRESTAZIONE Valori
RISCHIO VITA
Compartimento n. 1: Compartimento piano primoB2
Compartimento n. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)B2
Compartimento n. 3: SottotettoA1
Compartimento n. 4: Deposito tipo di pianoA2
Compartimento n. 5: CucinaA2
RISCHIO BENI dell'attività (tutti gli ambiti)2
RISCHIO AMBIENTE dell'attività (tutti gli ambiti)Non significativo
LIVELLI DI PRESTAZIONE DELLE STRATEGIE
STRATEGIA REAZIONE AL FUOCO S.1
Vie esodo compartimento n. 1: Compartimento piano primoIII
Altri locali compartimento n. 1: Compartimento piano primoII
Vie esodo compartimento n. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)III
Altri locali compartimento n. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)II
Vie esodo compartimento n. 3: SottotettoI
Altri locali compartimento n. 3: SottotettoI
Vie esodo compartimento n. 4: Deposito tipo di pianoI
Altri locali compartimento n. 4: Deposito tipo di pianoI
Vie esodo compartimento n. 5: CucinaI
Altri locali compartimento n. 5: CucinaI
STRATEGIA RESISTENZA AL FUOCO S.2 III
STRATEGIA COMPARTIMENTAZIONE S.3
Compartimento n. 1: Compartimento piano primoII
Compartimento n. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)II
Compartimento n. 3: SottotettoII
Compartimento n. 4: Deposito tipo di pianoII
Compartimento n. 5: CucinaII
STRATEGIA ESODO S.4 (Esodo occupanti verso luogo sicuro - esodo simultaneo) I
STRATEGIA GESTIONE SICUREZZA S.5 II
STRATEGIA CONTROLLO DELL'INCENDIO S.6
Compartimento n. 1: Compartimento piano primoII
Compartimento n. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)II
Compartimento n. 3: SottotettoII
Compartimento n. 4: Deposito tipo di pianoII
Compartimento n. 5: CucinaII
STRATEGIA RIVELAZIONE ED ALLARME S.7
Compartimento n. 1: Compartimento piano primoIV
Compartimento n. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)IV
Compartimento n. 3: SottotettoIV
Compartimento n. 4: Deposito tipo di pianoIV
Compartimento n. 5: CucinaIV
STRATEGIA CONTROLLO DI FUMI E CALORE S.8
Compartimento n. 1: Compartimento piano primoII
Compartimento n. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)II
Compartimento n. 3: SottotettoII
Compartimento n. 4: Deposito tipo di pianoI
Compartimento n. 5: CucinaII
STRATEGIA OPERATIVITÀ ANTINCENDIO S.9 III
SICUREZZA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI E DI SERVIZIO S.10 I

COMPARTIMENTI DATI
N. 1: Compartimento piano primo
Il piano primo risulta compartimentato rispetto al piano rialzato, in quanto comunica mediante due scale di tipo protette. Il piano è destinato completamente alle stanze di diverso tipo per un totale di 33 posti letto.
Tipo = monopiano (q = 5.4 m)
Superficie = 710 m2
Rischio Vita = B2
Lunghezza corridoio cieco Lccmax = 10 m
Lunghezza esodo Lemax = 34 m
qf = 300 MJ/m2
qf,td = 306 MJ/m2
Resistenza al fuoco = 45 min
Aerazione = 30 m2
N. 2: Compartimento piano rialzato (area comune e stanze)
Il compartimento comprende alcune stanze per un totale di 12 posti letto, la sala ristorale, la hall.
Tipo = monopiano (q = 1.5 m)
Superficie = 600 m2
Rischio Vita = B2
Lunghezza corridoio cieco Lccmax = 10 m
Lunghezza esodo Lemax = 30 m
qf = 300 MJ/m2
qf,td = 306 MJ/m2
Resistenza al fuoco = 45 min
Aerazione = 30 m2
N. 3: Sottotetto
Il sottotetto è costituito da travi portanti in legno. In ogni caso lo stesso verrà tenuto sempre vuoto e posto in un compartimento ad uso esclusivo.
Tipo = monopiano (q = 11.0 m)
Superficie = 710 m2
Rischio Vita = A1
Lunghezza corridoio cieco Lccmax = 10 m
Lunghezza esodo Lemax = 30 m
qf = 0 MJ/m2
qf,td = 0 MJ/m2
Resistenza al fuoco = 0 min
Aerazione = 20 m2
N. 4: Deposito tipo di piano
Deposito tipo piano rialzato e piano primo adibito in cui è posizionata la biancheria pulita per il ricambio.
Tipo = monopiano (q = 5.40 m)
Superficie = 10 m2
Rischio Vita = A2
Lunghezza corridoio cieco Lccmax = 3 m
Lunghezza esodo Lemax = 30 m
qf = 500 MJ/m2
qf,td = 425 MJ/m2
Resistenza al fuoco = 60 min
Aerazione = 0 m2
N. 5: Cucina
Il locale cucina presenta una superficie di 50 m e le utenze sono alimentate con ga s metano
Tipo = monopiano (q = 1.5 m)
Superficie = 50 m2
Rischio Vita = A2
Lunghezza corridoio cieco Lccmax = 10 m
Lunghezza esodo Lemax = 30 m
qf = 30 MJ/m2
qf,td = 26 MJ/m2
Resistenza al fuoco = 45 min
Aerazione = 10 m2